Attraverso l'esame della legislazione monastica e degli statuti capitolari si mettono in luce le diverse modalità previste per la visita canonica, strumento principe del controllo interno alle reti monastiche. All'inizio del XIII secolo il papato assunse in prima persona il compito della visita monastica, dapprima presso i monasteri esenti dall'autorità episcopale e direttamente soggetti alla Chiesa romana, quindi promosse l'istituzione di strumenti interni di controllo per gli Ordini di antica e nuova istituzione, secondo il modello fornito dall'Ordine cistercense. In tale panorama emerge a pieno la significativa eccezione costituita dall'Ordine dei frati Minori.
Alberzoni, M. P., I sistemi di controllo, in Andenna, C., Herbers, K., Melville, G. (ed.), Die Ordnung der Kommunikation und die Kommunikation der Ordnungen. Bd. 1. Netzwerke: Klöster und Orden im Europa des 12. und 13. Jahrhunderts, Steiner Verlag, Stuttgart 2012: 93- 117 [http://hdl.handle.net/10807/31898]
I sistemi di controllo
Alberzoni, Maria Pia
2012
Abstract
Attraverso l'esame della legislazione monastica e degli statuti capitolari si mettono in luce le diverse modalità previste per la visita canonica, strumento principe del controllo interno alle reti monastiche. All'inizio del XIII secolo il papato assunse in prima persona il compito della visita monastica, dapprima presso i monasteri esenti dall'autorità episcopale e direttamente soggetti alla Chiesa romana, quindi promosse l'istituzione di strumenti interni di controllo per gli Ordini di antica e nuova istituzione, secondo il modello fornito dall'Ordine cistercense. In tale panorama emerge a pieno la significativa eccezione costituita dall'Ordine dei frati Minori.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.