Nella «rivoluzione spaziale» contemporanea il pensiero critico perde irrimediabilmente ogni residua fiducia nelle virtuose potenzialità della Tecnica. E non smarrisce dunque soltanto la propria fede nel destino della «classe operaia», il soggetto collettivo cui il Novecento ha guardato come al cardine di ogni progetto di trasformazione sociale e politica. In modo ben più radicale, nei «bagliori del crepuscolo», il pensiero critico perde – forse per sempre – la convinzione che tutti i conflitti e le più differenti rivendicazioni possano coagularsi attorno a un progetto comune. Al termine del Novecento, inizia a diventare chiaro che le identità di tutti gli ‘sfruttati’ della terra non potranno più annodarsi insieme, per effetto di un destino incardinato nella logica stessa dello sviluppo. E che, dinanzi al baratro della distruzione del genere umano, l’orizzonte del Progresso può identificarsi solo con la conservazione del presente.
Palano, D., I bagliori del crepuscolo. Critica e politica al termine del Novecento, Aracne, Roma 2009: 276 [http://hdl.handle.net/10807/31857]
I bagliori del crepuscolo. Critica e politica al termine del Novecento
Palano, Damiano
2009
Abstract
Nella «rivoluzione spaziale» contemporanea il pensiero critico perde irrimediabilmente ogni residua fiducia nelle virtuose potenzialità della Tecnica. E non smarrisce dunque soltanto la propria fede nel destino della «classe operaia», il soggetto collettivo cui il Novecento ha guardato come al cardine di ogni progetto di trasformazione sociale e politica. In modo ben più radicale, nei «bagliori del crepuscolo», il pensiero critico perde – forse per sempre – la convinzione che tutti i conflitti e le più differenti rivendicazioni possano coagularsi attorno a un progetto comune. Al termine del Novecento, inizia a diventare chiaro che le identità di tutti gli ‘sfruttati’ della terra non potranno più annodarsi insieme, per effetto di un destino incardinato nella logica stessa dello sviluppo. E che, dinanzi al baratro della distruzione del genere umano, l’orizzonte del Progresso può identificarsi solo con la conservazione del presente.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.