L'opera monografica si sofferma sulle profonde trasformazioni indotte dalla rivoluzione digitale nei processi di creazione della ricchezza e sulle relative implicazioni in ambito tributario, con particolare riguardo alla tassazione delle economie digitali e digitalizzate. Più nello specifico, muovendo dal principio della tassazione nel luogo di creazione del valore, la ricerca evidenzia come la progressiva dematerializzazione dell’attività economica e il ruolo attivo assunto dai consumatori nei modelli di produzione digitali impongano una revisione critica dei tradizionali criteri di collegamento fiscale, storicamente fondati sulla presenza fisica e sulla valorizzazione del principio di libera concorrenza nei rapporti infragruppo. In tale prospettiva, si propone una rilettura del principio di capacità contributiva, sancito dall’art. 53 della Costituzione, alla luce della possibile configurabilità dei dati informatici — generati e trasmessi dagli utenti nell’interazione con le piattaforme digitali — quali nuovi indici di capacità contributiva. In particolare, si prospetta la riconducibilità di tali dati alla categoria degli asset immateriali, idonei a generare vantaggi competitivi economicamente e fiscalmente rilevanti, indipendentemente dalla loro immediata produttività reddituale. Anche sulla scorta di esperienze emerse in altri ordinamenti, la riflessione si concentra sulla possibilità di assoggettare a imposizione la detenzione e la valorizzazione delle informazioni acquisite attraverso le interazioni tra utenti (consumatori) e piattaforme digitali, considerandole come presupposto autonomo e oggettivo di ricchezza. In conclusione, lo studio esamina le soluzioni sinora adottate, tanto a livello nazionale quanto internazionale, in materia di tassazione delle imprese operanti in ambito digitale, ponendo particolare attenzione alle criticità derivanti dall’assenza di una stabile organizzazione fisica e alla conseguente necessità di ripensare i criteri impositivi alla luce delle nuove modalità di creazione del valore proprie delle economie digitali.
Purpura, A., La ricchezza digitale e la tassazione di nuovi indici di capacità contributiva, Lefebvre Giuffrè, MILANO 2025:<<DIRITTO TRIBUTARIO - TAX LAW>>,2025 262 [https://hdl.handle.net/10807/317939]
La ricchezza digitale e la tassazione di nuovi indici di capacità contributiva
Purpura, Andrea
2025
Abstract
L'opera monografica si sofferma sulle profonde trasformazioni indotte dalla rivoluzione digitale nei processi di creazione della ricchezza e sulle relative implicazioni in ambito tributario, con particolare riguardo alla tassazione delle economie digitali e digitalizzate. Più nello specifico, muovendo dal principio della tassazione nel luogo di creazione del valore, la ricerca evidenzia come la progressiva dematerializzazione dell’attività economica e il ruolo attivo assunto dai consumatori nei modelli di produzione digitali impongano una revisione critica dei tradizionali criteri di collegamento fiscale, storicamente fondati sulla presenza fisica e sulla valorizzazione del principio di libera concorrenza nei rapporti infragruppo. In tale prospettiva, si propone una rilettura del principio di capacità contributiva, sancito dall’art. 53 della Costituzione, alla luce della possibile configurabilità dei dati informatici — generati e trasmessi dagli utenti nell’interazione con le piattaforme digitali — quali nuovi indici di capacità contributiva. In particolare, si prospetta la riconducibilità di tali dati alla categoria degli asset immateriali, idonei a generare vantaggi competitivi economicamente e fiscalmente rilevanti, indipendentemente dalla loro immediata produttività reddituale. Anche sulla scorta di esperienze emerse in altri ordinamenti, la riflessione si concentra sulla possibilità di assoggettare a imposizione la detenzione e la valorizzazione delle informazioni acquisite attraverso le interazioni tra utenti (consumatori) e piattaforme digitali, considerandole come presupposto autonomo e oggettivo di ricchezza. In conclusione, lo studio esamina le soluzioni sinora adottate, tanto a livello nazionale quanto internazionale, in materia di tassazione delle imprese operanti in ambito digitale, ponendo particolare attenzione alle criticità derivanti dall’assenza di una stabile organizzazione fisica e alla conseguente necessità di ripensare i criteri impositivi alla luce delle nuove modalità di creazione del valore proprie delle economie digitali.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.



