Il saggio indaga il rapporto tra diritto del lavoro e dimensione linguistica, alla luce del diritto dell’Unione europea e dell’ordinamento interno. A partire dall’analisi della giurisprudenza della Corte di giustizia, l’attenzione si concentra sui requisiti linguistici, entro un difficile bilanciamento tra tutela del mercato interno e protezione delle singole identità nazionali. Con riferimento all’ordinamento italiano, l’indagine si sofferma in particolare sulle norme lavoristiche, intese in senso ampio, poste soprattutto dalle legislazioni delle Regioni a statuto speciale, a tutela di quelle particolari formazioni sociali rappresentate dalle minoranze linguistiche, ai sensi dell’art. 6 della Costituzione. Ne emerge un quadro normativo e giurisprudenziale che, sebbene frammentato, produce effetti rilevanti sotto il profilo sistematico, incidendo sia sul rapporto individuale di lavoro sia sul diritto sindacale, rivelandosi parte integrante del più ampio principio del pluralismo sociale che, a partire dalla Costituzione repubblicana, permea l’intero ordinamento.
Altimari, M., Lavoro e profili linguistici. Alloglossia, rapporto individuale e sindacato nell’ordinamento multilivello, Giappichelli, Torino 2025:<<I LIBRI E LE MONOGRAFIE DI VTDL | LE MONOGRAFIE DI VTDL>>, 333 [https://hdl.handle.net/10807/317378]
Lavoro e profili linguistici. Alloglossia, rapporto individuale e sindacato nell’ordinamento multilivello
Altimari, Mirko
2025
Abstract
Il saggio indaga il rapporto tra diritto del lavoro e dimensione linguistica, alla luce del diritto dell’Unione europea e dell’ordinamento interno. A partire dall’analisi della giurisprudenza della Corte di giustizia, l’attenzione si concentra sui requisiti linguistici, entro un difficile bilanciamento tra tutela del mercato interno e protezione delle singole identità nazionali. Con riferimento all’ordinamento italiano, l’indagine si sofferma in particolare sulle norme lavoristiche, intese in senso ampio, poste soprattutto dalle legislazioni delle Regioni a statuto speciale, a tutela di quelle particolari formazioni sociali rappresentate dalle minoranze linguistiche, ai sensi dell’art. 6 della Costituzione. Ne emerge un quadro normativo e giurisprudenziale che, sebbene frammentato, produce effetti rilevanti sotto il profilo sistematico, incidendo sia sul rapporto individuale di lavoro sia sul diritto sindacale, rivelandosi parte integrante del più ampio principio del pluralismo sociale che, a partire dalla Costituzione repubblicana, permea l’intero ordinamento.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.