Per cosa si uccide (Guanda 2004) è il primo romanzo della serie I casi dell’ispettore Ferraro e, ad oggi (2023), l’unico a essere stato tradotto in spagnolo (Motivos para matar, Tropismos 2007) . L’ispettore Michele Ferraro, poliziotto per necessità e non per vocazione, è cresciuto a Quarto Oggiaro, periferia malfamata di Milano, dove vive e lavora. Il romanzo presenta molte sfide traduttive, poiché la variazione linguistica, nelle sue dimensioni diatopica, diastratica e diafasica, ha un ruolo rilevante per la caratterizzazione dei personaggi (Bailini 2024 in stampa). In questo contributo l’attenzione è posta sulle tecniche narrative e stilistiche a cui l’autore ricorre per creare l’effetto umoristico, che poggia, da un lato sull’uso di figure retoriche di pensiero come l’ironia, il paradosso e l’iperbole e, dall’altro, sull’invenzione di un personaggio incapace di cogliere il linguaggio figurato. Per rendere questi elementi nella lingua di arrivo, il traduttore è chiamato a destreggiarsi in un delicato gioco di equilibrismo volto trasferire sia le connotazioni culturali e geografiche che fungono da base per la costruzione di tali figure retoriche sia l’effetto stilistico a esse correlato.
Bailini, S. L., Figure retoriche e umorismo nella traduzione in spagnolo di Per cosa si uccide di Gianni Biondillo., in Leonardo Vilei E Carmelo Avern, L. V. E. C. A. (ed.), L'italiano in connessione. Studi di linguistica, traduzione e didattica nell'era digitale, Peter Lang, Bern 2025: 307- 320. 10.3726/b22462 [https://hdl.handle.net/10807/317300]
Figure retoriche e umorismo nella traduzione in spagnolo di Per cosa si uccide di Gianni Biondillo.
Bailini, Sonia Lucia
2025
Abstract
Per cosa si uccide (Guanda 2004) è il primo romanzo della serie I casi dell’ispettore Ferraro e, ad oggi (2023), l’unico a essere stato tradotto in spagnolo (Motivos para matar, Tropismos 2007) . L’ispettore Michele Ferraro, poliziotto per necessità e non per vocazione, è cresciuto a Quarto Oggiaro, periferia malfamata di Milano, dove vive e lavora. Il romanzo presenta molte sfide traduttive, poiché la variazione linguistica, nelle sue dimensioni diatopica, diastratica e diafasica, ha un ruolo rilevante per la caratterizzazione dei personaggi (Bailini 2024 in stampa). In questo contributo l’attenzione è posta sulle tecniche narrative e stilistiche a cui l’autore ricorre per creare l’effetto umoristico, che poggia, da un lato sull’uso di figure retoriche di pensiero come l’ironia, il paradosso e l’iperbole e, dall’altro, sull’invenzione di un personaggio incapace di cogliere il linguaggio figurato. Per rendere questi elementi nella lingua di arrivo, il traduttore è chiamato a destreggiarsi in un delicato gioco di equilibrismo volto trasferire sia le connotazioni culturali e geografiche che fungono da base per la costruzione di tali figure retoriche sia l’effetto stilistico a esse correlato.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.



