Il patrimonio artistico della Fondazione Giroldi Forcella-Ugoni contempla un significativo corpus di busti, per lo più in marmo, in parte esposti nei locali della struttura e in parte conservati in archivio. Destinati a eternare la memoria dei membri della famiglia cui l’ente assistenziale di Pontevico deve la fondazione, consentono di far emergere inedite presenze, riconosciute negli scultori Aristide Bassi e Francesco Riccardo Monti, originari di Cremona e attivi per lo più in area padana, ma anche all’estero, forti di una tradizione plastica che si specializza, tra Otto e Novecento, nella scultura cimiteriale e nella monumentalistica ai caduti.
Valotti, M., In memoriam: una traccia per le effigi statuarie della famiglia Giroldi Forcella. Aggiunte al catalogo di Aristide Bassi e Francesco Riccardo Monti, in Valotti, M. (ed.), Sono ancora qui. La cura delle persone, la cura del patrimonio. Un progetto per/con le pazienti con demenza, mediatrici di patrimonio. La Collezione della Fondazione Giroldi Forcella-Ugoni a Pontevico, Grafo, Brescia 2025: 89- 95 [https://hdl.handle.net/10807/315817]
In memoriam: una traccia per le effigi statuarie della famiglia Giroldi Forcella. Aggiunte al catalogo di Aristide Bassi e Francesco Riccardo Monti
Valotti, Michela
2025
Abstract
Il patrimonio artistico della Fondazione Giroldi Forcella-Ugoni contempla un significativo corpus di busti, per lo più in marmo, in parte esposti nei locali della struttura e in parte conservati in archivio. Destinati a eternare la memoria dei membri della famiglia cui l’ente assistenziale di Pontevico deve la fondazione, consentono di far emergere inedite presenze, riconosciute negli scultori Aristide Bassi e Francesco Riccardo Monti, originari di Cremona e attivi per lo più in area padana, ma anche all’estero, forti di una tradizione plastica che si specializza, tra Otto e Novecento, nella scultura cimiteriale e nella monumentalistica ai caduti.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.



