Il dibattito museologico, a livello internazionale, da anni focalizza l’attenzione sulla relazione tra cultura e salute, a fronte di un ampio ventaglio di progetti e ricerche che hanno aperto nuovi fronti, sia rispetto al settore medico-scientifico, sia riguardo all’arte e al patrimonio culturale, quale generatore di benessere per i suoi fruitori. La variegata casistica degli interventi nell’ambito del welfare culturale, recentemente censita nella scoping review promossa dal WHO, conferma la validità di approcci non farmacologici destinati alla prevenzione, oltre al trattamento e alla cura di diverse patologie. L’apporto prezioso, in termini di dibattito e riflessione, conferito dalle istituzioni culturali che presiedono alla cura del patrimonio, ha innescato circuiti virtuosi, facendo emergere sperimentazioni tanto lungimiranti quanto efficaci, via via sostenute dall’impegno formativo degli attori coinvolti e dal supporto della normativa, non solo internazionale.
Valotti, M., La cultura fa bene alla salute. Il dibattito e le evidenze, tra museologia e cura, in Valotti, M. (ed.), Sono ancora qui. La cura delle persone, la cura del patrimonio. Un progetto per/con le pazienti con demenza, mediatrici di patrimonio. La Collezione della Fondazione Giroldi Forcella-Ugoni a Pontevico, Grafo, Brescia 2025: 23- 27 [https://hdl.handle.net/10807/315816]
La cultura fa bene alla salute. Il dibattito e le evidenze, tra museologia e cura
Valotti, Michela
2025
Abstract
Il dibattito museologico, a livello internazionale, da anni focalizza l’attenzione sulla relazione tra cultura e salute, a fronte di un ampio ventaglio di progetti e ricerche che hanno aperto nuovi fronti, sia rispetto al settore medico-scientifico, sia riguardo all’arte e al patrimonio culturale, quale generatore di benessere per i suoi fruitori. La variegata casistica degli interventi nell’ambito del welfare culturale, recentemente censita nella scoping review promossa dal WHO, conferma la validità di approcci non farmacologici destinati alla prevenzione, oltre al trattamento e alla cura di diverse patologie. L’apporto prezioso, in termini di dibattito e riflessione, conferito dalle istituzioni culturali che presiedono alla cura del patrimonio, ha innescato circuiti virtuosi, facendo emergere sperimentazioni tanto lungimiranti quanto efficaci, via via sostenute dall’impegno formativo degli attori coinvolti e dal supporto della normativa, non solo internazionale.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.