Il libro racconta la “cura.” Essa non può essere concepita come “atto residuo” rispetto ad altre attività considerate in un certo modo più “autorevoli” (versante istruzione). Si tratta di un complesso di “saperi sottili” che costituiscono il perno dell’esperienza educativa, formativa e sociale dei bambini e delle bambine in età evolutiva. Nelle scuole integrate zero-sei, in particolare, non è l’archetipo di tutte le relazioni e tanto meno l’unita di misura della sua essenza. La cura è un atto intenzionale volto a sollecitare la neuro-funzionalità del bambino attraverso esperienze e buone prassi che promuovono il suo sviluppo equilibrato in età evolutiva. Un processo che, se ben progettato, pone i bambini e le bambine nella condizione di esprimere sé attraverso la profonda oggettività dell’educazione. In questa re-interpretazione la cura, dal punto di vista pedagogico, non assume più solo un significato terapeutico-sanitario ma evolutivo perché accompagna e sostiene gli apprendenti nel lungo processo di maturazione attraverso attività adeguate e nel rispetto della loro età anagrafica e biologica.
Stefanini, L., Bonali, M., La cura tra routine e operatività. Pedagogia dell'agire neuro-funzionale. Il Metodo BMF, Zeroseiup srl, Bergamo 2023: 160 [https://hdl.handle.net/10807/314499]
La cura tra routine e operatività. Pedagogia dell'agire neuro-funzionale. Il Metodo BMF
Stefanini, Lina;Bonali, Mauro
2023
Abstract
Il libro racconta la “cura.” Essa non può essere concepita come “atto residuo” rispetto ad altre attività considerate in un certo modo più “autorevoli” (versante istruzione). Si tratta di un complesso di “saperi sottili” che costituiscono il perno dell’esperienza educativa, formativa e sociale dei bambini e delle bambine in età evolutiva. Nelle scuole integrate zero-sei, in particolare, non è l’archetipo di tutte le relazioni e tanto meno l’unita di misura della sua essenza. La cura è un atto intenzionale volto a sollecitare la neuro-funzionalità del bambino attraverso esperienze e buone prassi che promuovono il suo sviluppo equilibrato in età evolutiva. Un processo che, se ben progettato, pone i bambini e le bambine nella condizione di esprimere sé attraverso la profonda oggettività dell’educazione. In questa re-interpretazione la cura, dal punto di vista pedagogico, non assume più solo un significato terapeutico-sanitario ma evolutivo perché accompagna e sostiene gli apprendenti nel lungo processo di maturazione attraverso attività adeguate e nel rispetto della loro età anagrafica e biologica.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.