LAND, INSTITUTIONAL SETTINGS, AND POVERTY IN THE GLOBAL LAND RUSH: A GENDER PERSPECTIVE

Across the developing world, women continue to face systemic disadvantages, with limited access to land emerging as a critical barrier to their social, economic, and political empowerment. This thesis investigates the gendered dimensions of land access, the institutional factors that shape these dynamics, and the broader implications for socio-economic development. It first reconstructs key theoretical frameworks connecting land rights and development, then presents a systematic review of causal evidence using the PRISMA 2020 methodology. Finally, it offers an original empirical study on Tanzania, examining how women’s access to land affects their vulnerability to intimate partner violence. The analysis highlights the complexity of land rights in contexts where formal and customary systems coexist. The findings contribute to a deeper understanding of the role of land rights in advancing gender equality and inform future research and policy directions at the intersection of gender, land, and development.

Le restrizioni nell’accesso alla terra costituiscono uno degli ostacoli principali all’autonomia sociale, economica e politica delle donne nei Paesi in via di sviluppo. Il presente elaborato esamina le dimensioni di genere connesse al controllo fondiario, analizzando i meccanismi istituzionali che ne regolano la distribuzione e valutandone le implicazioni per lo sviluppo. Il primo capitolo presenta una rassegna dei principali quadri teorici che mettono in relazione i diritti fondiari con i processi di trasformazione socioeconomica. Il secondo capitolo propone una revisione sistematica della letteratura empirica, condotta secondo il protocollo PRISMA. Il terzo capitolo costituisce un contributo empirico originale incentrato sul contesto tanzaniano, volto a indagare la correlazione tra l’accesso alla terra da parte delle donne e la vulnerabilità alla violenza domestica. L’analisi evidenzia la complessità dei sistemi fondiari in contesti caratterizzati dalla coesistenza di istituzioni formali e consuetudinarie, e discute il ruolo dei diritti fondiari nella promozione dell’uguaglianza di genere, offrendo spunti utili per l’elaborazione di politiche pubbliche e per l’orientamento della ricerca futura nei campi del genere, della terra e dello sviluppo.