Il contributo si propone di fornire una riflessione sulla rilevanza della progettazione educativa outdoor in riferimento all’ambiente e alla sostenibilità come ambiti sostanziali di pensiero e di azione pedagogica, per connettere il conoscere e l'agire, il sapere con il saper fare e il saper essere. Nell’alveo dell’educazione alla sostenibilità l’Outdoor Education è un campo di studio situato in un contesto in evoluzione. Educare all’aperto implica la volontà di riscoprire l’ambiente come interlocutore e partner della formazione umana, principio maieutico e orizzonte di senso richiamante l’idea originaria del mondo nel quale l’essere umano è creatura. La capacità umana di generare valore è l’autentica risorsa formativa che inaugura prospettive di ricerca aperte ad una visione sistemica del mondo, all’apprezzamento dei beni della Terra. Il sapere pedagogico, nel pensare in modo critico ed ermeneutico l’educazione outdoor, si fa progetto, cercando di rispondere ai bisogni attuali, orientando l’agire individuale e collettivo a partire dalla consapevolezza dell’interdipendenza uomo-ambiente. In una molteplice gamma di luoghi di pratica educativa, la prospettiva dell’Outdoor Education apre le porte a nuovi alfabeti e consente di riscoprire linguaggi non più storicamente inediti ma operativamente tutt’oggi innovativi, in uno sforzo processuale per sviluppare creatività collaborativa e contestuale, fondata sulla partecipazione e non sul dominio, verso un tempo ritrovato in cui la conoscenza vada di pari passo con la convivenza, in cui coesistano e interagiscano diverse intelligenze, in cui i contenuti da apprendere cessano di essere recepiti come qualcosa da memorizzare ma sono esperienza comune, profonda, sentita, viva.
Birbes, C., L'Outdoor Education per educare con, per e nell'ambiente, in Bortolotti, A. (ed.), Alla ricerca dello spazio perduto, Guerini e Associati, Milano 2024: 19- 25 [https://hdl.handle.net/10807/312866]
L'Outdoor Education per educare con, per e nell'ambiente
Birbes, Cristina
Primo
2024
Abstract
Il contributo si propone di fornire una riflessione sulla rilevanza della progettazione educativa outdoor in riferimento all’ambiente e alla sostenibilità come ambiti sostanziali di pensiero e di azione pedagogica, per connettere il conoscere e l'agire, il sapere con il saper fare e il saper essere. Nell’alveo dell’educazione alla sostenibilità l’Outdoor Education è un campo di studio situato in un contesto in evoluzione. Educare all’aperto implica la volontà di riscoprire l’ambiente come interlocutore e partner della formazione umana, principio maieutico e orizzonte di senso richiamante l’idea originaria del mondo nel quale l’essere umano è creatura. La capacità umana di generare valore è l’autentica risorsa formativa che inaugura prospettive di ricerca aperte ad una visione sistemica del mondo, all’apprezzamento dei beni della Terra. Il sapere pedagogico, nel pensare in modo critico ed ermeneutico l’educazione outdoor, si fa progetto, cercando di rispondere ai bisogni attuali, orientando l’agire individuale e collettivo a partire dalla consapevolezza dell’interdipendenza uomo-ambiente. In una molteplice gamma di luoghi di pratica educativa, la prospettiva dell’Outdoor Education apre le porte a nuovi alfabeti e consente di riscoprire linguaggi non più storicamente inediti ma operativamente tutt’oggi innovativi, in uno sforzo processuale per sviluppare creatività collaborativa e contestuale, fondata sulla partecipazione e non sul dominio, verso un tempo ritrovato in cui la conoscenza vada di pari passo con la convivenza, in cui coesistano e interagiscano diverse intelligenze, in cui i contenuti da apprendere cessano di essere recepiti come qualcosa da memorizzare ma sono esperienza comune, profonda, sentita, viva.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.