Il capitolo esplora le dinamiche relazionali degli adolescenti, evidenziando come diffidenza, chiusura emotiva e violenza percepita rendano fragile il legame con l’altro. Attraverso un approccio misto, qualitativo e quantitativo, emergono quattro nuclei principali: la sfiducia generalizzata verso l’altro (basata su esperienze di tradimento e inganno), la diffusione della violenza percepita nelle relazioni, l’ambivalenza verso la diversità culturale e sessuale, e i limiti dell'empatia ristretta ai legami più prossimi. La narrazione degli adolescenti mostra una crescente difficoltà a fidarsi, a connettersi con chi è diverso e a riconoscere l’alterità come risorsa. Il capitolo conclude sottolineando l'urgenza di interventi educativi mirati a ricostruire la fiducia, promuovere empatia oltre la cerchia familiare e incoraggiare esperienze di cooperazione reale per contrastare la cultura della diffidenza e della chiusura.
Ellena, A. M., Zamperini, A., Ponti spezzati: l'adolescenza contemporanea nella relazione con l'alterità, in Vanna Iori, E. M. A. M. E. S. M. (ed.), Adolescenti e vita emotiva: Tra Generazione Z e Generazione Alpha. Rilevazione 2023-2024, Vita e Pensiero - Università Cattolica del Sacro Cuore, Milano 2025: 47- 59 [https://hdl.handle.net/10807/312000]
Ponti spezzati: l'adolescenza contemporanea nella relazione con l'alterità
Ellena, Adriano Mauro
Primo
Writing – Original Draft Preparation
;
2025
Abstract
Il capitolo esplora le dinamiche relazionali degli adolescenti, evidenziando come diffidenza, chiusura emotiva e violenza percepita rendano fragile il legame con l’altro. Attraverso un approccio misto, qualitativo e quantitativo, emergono quattro nuclei principali: la sfiducia generalizzata verso l’altro (basata su esperienze di tradimento e inganno), la diffusione della violenza percepita nelle relazioni, l’ambivalenza verso la diversità culturale e sessuale, e i limiti dell'empatia ristretta ai legami più prossimi. La narrazione degli adolescenti mostra una crescente difficoltà a fidarsi, a connettersi con chi è diverso e a riconoscere l’alterità come risorsa. Il capitolo conclude sottolineando l'urgenza di interventi educativi mirati a ricostruire la fiducia, promuovere empatia oltre la cerchia familiare e incoraggiare esperienze di cooperazione reale per contrastare la cultura della diffidenza e della chiusura.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.