Perché è necessario il laboratorio di italstudio? I ragazzi non italofoni imparano l’italiano come seconda lingua in un determinato tempo, variabile a seconda della vicinanza o meno della prima lingua dalla lingua seconda e da molti altri fattori, e riescono ad acquisire la lingua della comunicazione in breve tempo al punto da poter soddisfare i bisogni comunicativi primari. La lingua della comunicazione infatti si può apprendere sia nel laboratorio di alfabetizzazione, sia interagendo con i compagni, con gli insegnanti e nelle varie situazioni linguistiche che un individuo può sperimentare nella vita quotidiana. La lingua della studio, invece, non può essere appresa per strada o attraverso i compagni, e poiché è formata da molti aspetti specifici e differenti necessita di un percorso di apprendimento particolare. I testi di studio di qualsiasi disciplina sono ricchi di molti termini più o meno specifici, ma che non vengono comunque impiegati nel linguaggio standard e vengono utilizzati quasi esclusivamente per fini di studio. Spesso risultano essere, all’orecchio degli alunni, parole sconosciute o sentite raramente ma vuote di significato. Accanto al lessico si trovano anche frasi perifrastiche, nominalizzazioni, parole polisemiche, una grammatica e una sintassi specifica di ogni tipo di testo, che necessitano di un focus apposito per essere acquisite.
Cima, D., Progetto“Ce l’ho fatta”. IL LABORATORIO ITALSTUDIO, <<IL LABORATORIO ITALSTUDIO>>, 2014; (1): 1-48 [https://hdl.handle.net/10807/311581]
Progetto“Ce l’ho fatta”. IL LABORATORIO ITALSTUDIO
Cima, Daniela
2014
Abstract
Perché è necessario il laboratorio di italstudio? I ragazzi non italofoni imparano l’italiano come seconda lingua in un determinato tempo, variabile a seconda della vicinanza o meno della prima lingua dalla lingua seconda e da molti altri fattori, e riescono ad acquisire la lingua della comunicazione in breve tempo al punto da poter soddisfare i bisogni comunicativi primari. La lingua della comunicazione infatti si può apprendere sia nel laboratorio di alfabetizzazione, sia interagendo con i compagni, con gli insegnanti e nelle varie situazioni linguistiche che un individuo può sperimentare nella vita quotidiana. La lingua della studio, invece, non può essere appresa per strada o attraverso i compagni, e poiché è formata da molti aspetti specifici e differenti necessita di un percorso di apprendimento particolare. I testi di studio di qualsiasi disciplina sono ricchi di molti termini più o meno specifici, ma che non vengono comunque impiegati nel linguaggio standard e vengono utilizzati quasi esclusivamente per fini di studio. Spesso risultano essere, all’orecchio degli alunni, parole sconosciute o sentite raramente ma vuote di significato. Accanto al lessico si trovano anche frasi perifrastiche, nominalizzazioni, parole polisemiche, una grammatica e una sintassi specifica di ogni tipo di testo, che necessitano di un focus apposito per essere acquisite.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.