Il capitolo analizza criticamente l’evoluzione del ruolo dei nonni nel contesto italiano contemporaneo e futuro, alla luce delle trasformazioni demografiche, sociali ed economiche in atto. Superando la narrazione retorica dei nonni come risorsa incondizionata, le autrici mettono in luce il crescente squilibrio intergenerazionale prodotto dall’invecchiamento della popolazione, dalla contrazione della natalità e dalla mutazione delle reti familiari. Attraverso l’analisi di dati Istat, Censis e Inapp, il testo evidenzia come l’aumento dell’aspettativa di vita e la longevità attiva non corrispondano necessariamente a un alleggerimento dei carichi di cura, ma al contrario pongano le generazioni anziane al centro di richieste crescenti, spesso in condizioni di fragilità e solitudine. Si approfondiscono le dimensioni della salute, del benessere soggettivo, dell’equità territoriale e dell’autonomia economica, mettendo in relazione i ruoli di cura e supporto economico dei nonni con l’emergente vulnerabilità sociale degli anziani. Il capitolo propone un ripensamento delle politiche di welfare, sostenendo la necessità di un modello generazionale integrato e sostenibile, che valorizzi la reciprocità senza scaricare sulle famiglie responsabilità non sostenibili. I nonni di domani, più poveri, più soli e più anziani, mettono in discussione la tenuta del patto generazionale, ponendo con urgenza interrogativi sull’equità e sulla sostenibilità sociale in un’Italia sempre più “grande”.
Nanetti, S., Pavesi, N., Nonni oggi e domani, oltre la retorica, in Costanzi, C., Frigerio, A. M. (ed.), Nonni e nipoti nel XXI secolo. Relazioni da reinventare, Erickson, Trento 2025: 39- 53 [https://hdl.handle.net/10807/311544]
Nonni oggi e domani, oltre la retorica
Nanetti, Sara
Primo
;Pavesi, NicolettaSecondo
2025
Abstract
Il capitolo analizza criticamente l’evoluzione del ruolo dei nonni nel contesto italiano contemporaneo e futuro, alla luce delle trasformazioni demografiche, sociali ed economiche in atto. Superando la narrazione retorica dei nonni come risorsa incondizionata, le autrici mettono in luce il crescente squilibrio intergenerazionale prodotto dall’invecchiamento della popolazione, dalla contrazione della natalità e dalla mutazione delle reti familiari. Attraverso l’analisi di dati Istat, Censis e Inapp, il testo evidenzia come l’aumento dell’aspettativa di vita e la longevità attiva non corrispondano necessariamente a un alleggerimento dei carichi di cura, ma al contrario pongano le generazioni anziane al centro di richieste crescenti, spesso in condizioni di fragilità e solitudine. Si approfondiscono le dimensioni della salute, del benessere soggettivo, dell’equità territoriale e dell’autonomia economica, mettendo in relazione i ruoli di cura e supporto economico dei nonni con l’emergente vulnerabilità sociale degli anziani. Il capitolo propone un ripensamento delle politiche di welfare, sostenendo la necessità di un modello generazionale integrato e sostenibile, che valorizzi la reciprocità senza scaricare sulle famiglie responsabilità non sostenibili. I nonni di domani, più poveri, più soli e più anziani, mettono in discussione la tenuta del patto generazionale, ponendo con urgenza interrogativi sull’equità e sulla sostenibilità sociale in un’Italia sempre più “grande”.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.