Il saggio racconta i cicli scultorei di Antonio Violetta, presentati in occasione della rassegna Meccaniche della Meraviglia 18 a Palazzo Averoldi a Brescia. La scultura di Violetta si rivela come un intricato intreccio di elementi che abbracciano tematiche apparentemente antitetiche, quali la vita e la morte, la luce e l'ombra, la pienezza e il vuoto, intrecciati fino a trasformarsi in opere d'arte che lentamente si disvelano e prendono vita di fronte agli occhi dello spettatore. Il fascino estetico di un'autentica scultura emerge dalla capacità dell'artista di creare una presenza che, da un lato, si mostra autonoma e formalmente autosufficiente, ma che, dall' altro, genera anche suggestioni e riflessioni aperte all'incrocio fra immaginazione, emozione, memorie culturali e questioni esistenziali.
Scuri, E., INTRECCI, in Morandi, A. (ed.), Meccaniche della Meraviglia 18, La Compagnia della Stampa Massetti Rodella Editori, Brescia 2024: 78- 95 [https://hdl.handle.net/10807/311460]
INTRECCI
Scuri, Elena
2024
Abstract
Il saggio racconta i cicli scultorei di Antonio Violetta, presentati in occasione della rassegna Meccaniche della Meraviglia 18 a Palazzo Averoldi a Brescia. La scultura di Violetta si rivela come un intricato intreccio di elementi che abbracciano tematiche apparentemente antitetiche, quali la vita e la morte, la luce e l'ombra, la pienezza e il vuoto, intrecciati fino a trasformarsi in opere d'arte che lentamente si disvelano e prendono vita di fronte agli occhi dello spettatore. Il fascino estetico di un'autentica scultura emerge dalla capacità dell'artista di creare una presenza che, da un lato, si mostra autonoma e formalmente autosufficiente, ma che, dall' altro, genera anche suggestioni e riflessioni aperte all'incrocio fra immaginazione, emozione, memorie culturali e questioni esistenziali.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.



