Tra la fine del 1949 e l’inizio del 1950 l’Internationale Jugendbibliothek, la prima biblioteca per bambini e ragazzi dotata di un patrimonio bibliografico internazionale, entrò in una fase molto significativa della sua storia. Sull’onda dell’esperienza vissuta negli Stati Uniti da parte della sua fondatrice, Jella Lepman (1891-1970), del materiale raccolto negli anni immediatamente successivi alla guerra e degli incontri con personalità rilevanti nel campo della letteratura giovanile, fecero la loro comparsa i primi tentativi per delineare in maniera organica l’offerta del nuovo servizio bibliotecario. Gli sforzi della Lepman e del personale coinvolto nel progetto furono indirizzati verso due principali direzioni: la raccolta di ulteriore materiale bibliografico adeguato al profilo della nuova istituzione e la pianificazione di iniziative dedicate alla promozione e all’educazione alla lettura. L’implementazione della raccolta bibliografica fu possibile grazie alle ininterrotte donazioni da parte di paesi europei ed extraeuropei, attraverso la mediazione di enti e istituzioni che gravitavano attorno al mondo dell’educazione o della letteratura giovanile, ma anche ai nuovi e più proficui contatti con diverse case editrici tedesche e straniere. Grazie alla partecipazione attiva delle diverse parti, fu possibile delineare un quadro generale delle donazioni, che giunse alla fine di luglio 1950 a 12.000 volumi provenienti da 26 paesi. A marzo 1952 si contavano invece 17.817 volumi. La varietà di opere destinate ai bambini dimostrava la chiarezza e la solidità di principi dei curatori, che vagliavano accuratamente le diverse proposte spedite da editori e istituzioni, ma allo stesso tempo metteva in luce la disponibilità ad accogliere esperienze editoriali ancora sconosciute in Germania. Il presente contributo intende ricostruire la proposta editoriale avanzata dalla biblioteca tedesca nei primi anni della sua fondazione attraverso il materiale archivistico conservato presso l’istituzione. L’analisi di due relazioni finora inedite, stilate dalla Lepman durante la sua permanenza negli Stati Uniti, rispettivamente nel 1948 e nel 1956, consentirà di ricostruire le esperienze vissute oltreoceano e come queste abbiano avuto un peso notevole nell’orientare la proposta editoriale della biblioteca. Inoltre, l’analisi di documenti inediti e l'attento confronto dei dati permetteranno di evidenziare aspetti qualitativi e quantitativi delle opere esposte, riportando alla luce un tassello fondamentale della storia della letteratura giovanile che favorirà la ricostruzione dello sviluppo della disciplina a livello internazionale.
Gumirato, C., Tra gli scaffali dell’Internationale Jugendbibliothek: la proposta editoriale della biblioteca negli anni Cinquanta, in Alessia Bartolin, A. B., Federico Batin, F. B., Mina De Santi, M. D. S., Marco Milell, M. M., Pierluigi Malavas, P. M., Annalisa Morgant, A. M., Agnese Rosat, A. R., Rosario Salvat, R. S., Alessia Signorell, A. S., Moira Sannipol, M. S. (ed.), La formazione iniziale e continua degli insegnanti. Relazioni, comunicazione, metodi, Pensa MultiMedia, Lecce - Rovato (BS) 2024: 772- 780 [https://hdl.handle.net/10807/310499]
Tra gli scaffali dell’Internationale Jugendbibliothek: la proposta editoriale della biblioteca negli anni Cinquanta
Gumirato, Cristina
2024
Abstract
Tra la fine del 1949 e l’inizio del 1950 l’Internationale Jugendbibliothek, la prima biblioteca per bambini e ragazzi dotata di un patrimonio bibliografico internazionale, entrò in una fase molto significativa della sua storia. Sull’onda dell’esperienza vissuta negli Stati Uniti da parte della sua fondatrice, Jella Lepman (1891-1970), del materiale raccolto negli anni immediatamente successivi alla guerra e degli incontri con personalità rilevanti nel campo della letteratura giovanile, fecero la loro comparsa i primi tentativi per delineare in maniera organica l’offerta del nuovo servizio bibliotecario. Gli sforzi della Lepman e del personale coinvolto nel progetto furono indirizzati verso due principali direzioni: la raccolta di ulteriore materiale bibliografico adeguato al profilo della nuova istituzione e la pianificazione di iniziative dedicate alla promozione e all’educazione alla lettura. L’implementazione della raccolta bibliografica fu possibile grazie alle ininterrotte donazioni da parte di paesi europei ed extraeuropei, attraverso la mediazione di enti e istituzioni che gravitavano attorno al mondo dell’educazione o della letteratura giovanile, ma anche ai nuovi e più proficui contatti con diverse case editrici tedesche e straniere. Grazie alla partecipazione attiva delle diverse parti, fu possibile delineare un quadro generale delle donazioni, che giunse alla fine di luglio 1950 a 12.000 volumi provenienti da 26 paesi. A marzo 1952 si contavano invece 17.817 volumi. La varietà di opere destinate ai bambini dimostrava la chiarezza e la solidità di principi dei curatori, che vagliavano accuratamente le diverse proposte spedite da editori e istituzioni, ma allo stesso tempo metteva in luce la disponibilità ad accogliere esperienze editoriali ancora sconosciute in Germania. Il presente contributo intende ricostruire la proposta editoriale avanzata dalla biblioteca tedesca nei primi anni della sua fondazione attraverso il materiale archivistico conservato presso l’istituzione. L’analisi di due relazioni finora inedite, stilate dalla Lepman durante la sua permanenza negli Stati Uniti, rispettivamente nel 1948 e nel 1956, consentirà di ricostruire le esperienze vissute oltreoceano e come queste abbiano avuto un peso notevole nell’orientare la proposta editoriale della biblioteca. Inoltre, l’analisi di documenti inediti e l'attento confronto dei dati permetteranno di evidenziare aspetti qualitativi e quantitativi delle opere esposte, riportando alla luce un tassello fondamentale della storia della letteratura giovanile che favorirà la ricostruzione dello sviluppo della disciplina a livello internazionale.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.