La presente ricerca nasce principalmente dal ricordo di Luca Brenna, amico e collega nella gestione del confidi Fidicomtur di Como, scomparso prematuramente, che grazie alla sua energia e dinamicità spingeva a cercare nuove soluzioni e nuovi metodi di lavoro. Di Luca erano anche i contatti con le Università e i giovani laureati, fonte di nuova passione per la ricerca e l'esplorazione dei mercati e metodi per supportare i nostri Soci. È nata quindi spontaneamente l’idea di intitolare una borsa di studio destinata a giovani laureati per ricercare ed espandere i confini del mondo “maturo - forse anche troppo maturo” dei Confidi. Luca ha ricoperto le cariche di Consigliere in Confcommercio Como, in Asconfidi Lombardia e in Fidicomtur Como, dove l'idea della borsa di studio è stata subito accolta con contributi solidi alla sua fattibilità. Con il Professor Andrea Lippi, docente di Economia degli Intermediari e finanziari presso l’Università Cattolica sede di Piacenza e il dott. Ferdinando Marrazza, neo laureato al momento dell’avvio della ricerca, abbiamo esaminato l’attuale difficoltà che incontrano i Confidi nello svolgere la propria attività, dovuta in parte allo spiazzamento causato dalle Garanzie Pubbliche varate dal Governo per far fronte alle emergenze generate dalla pandemia da Covid19, oltre al ridimensionamento dell’attività creditizia da parte dei maggiori gruppi bancari nei confronti delle micro-imprese, considerate difficili da valutare tramite scoring automatici e troppo onerose nella gestione delle istruttorie. Il secondo motivo che ha determinato l’avvio della presente ricerca è stato quello di esplorare ed espandere il lavoro dei Confidi al fine di agevolare l’accesso al credito per le micro/piccole imprese che hanno meno di 10 dipendenti ma che rappresentano il 96 % delle imprese italiane e che, da sempre, contribuiscono alla crescita e al benessere sociale italiano. La valutazione degli indicatori economici/patrimoniali a fini creditizi applicate a queste realtà è molto difficile e rischia di penalizzarle molto spesso ingiustamente. All’interno di questo ampio e profondo problema i Confidi potranno cercare un rafforzamento del proprio ruolo per migliorare la loro efficienza operativa e continuare ad agevolare il contatto fra micro e piccole imprese e le banche. I Confidi sono costantemente in contatto con un gran numero di soci (Fidicomtur ne ha quasi 2.700), e sono in grado di raccogliere hard information, ovvero tutte le informazioni relative a indicatori economici/patrimoniali, ma soprattutto soft information, quelle di tipo qualitativo che molto spesso racchiudono elementi ed indicazioni estremamente preziose per l’analisi prospettica dell’impresa da inserirsi e valutare nel processo di istruttoria di fido. Mentre per molte banche la pratica creditizia basata sul relationship banking è antieconomica, per Fidicomtur la relazione con i propri soci è la base del proprio lavoro. Questa ricerca è dunque un primo passo per proporre un metodo di raccolta, catalogazione, sistematizzazione e successivamente valutazione delle soft information con lo scopo di generare un rating qualitativo da considerare nel processo di istruttoria di fido. Non si vuole peccare di presunzione nel dare un valore a questo rating e soprattutto siamo consapevoli che il metodo proposto in questa ricerca potrà essere ulteriormente affinato e anche personalizzato, ma sicuramente includere anche una valutazione qualitativa nel giudizio finale del deliberante sarà utile a chi per decidere se concedere o meno un finanziamento. Nella parte conclusiva si tocca un punto fondamentale: la formazione dei collaboratori che dovranno raccogliere e gestire le soft information. Il ruolo dei nostri collaboratori non dovrà essere solo tecnico per interpretare bilanci, business plan o altri dati quantitativi, ma dovrà evolvere in intervistatori preparati anche su competenze relazionali e di comunicazione. La formazione arricchisce i collaboratori e crea maggior valore all’azienda.

Lippi, A., Marrazza, F., Il ruolo strategico dei Confidi nella raccolta, analisi ed elaborazione delle soft information nel processo di valutazione del credito, Vita e Pensiero, Milano, Milano 2023: 88 [https://hdl.handle.net/10807/309636]

Il ruolo strategico dei Confidi nella raccolta, analisi ed elaborazione delle soft information nel processo di valutazione del credito

Lippi, Andrea
Primo
;
2023

Abstract

La presente ricerca nasce principalmente dal ricordo di Luca Brenna, amico e collega nella gestione del confidi Fidicomtur di Como, scomparso prematuramente, che grazie alla sua energia e dinamicità spingeva a cercare nuove soluzioni e nuovi metodi di lavoro. Di Luca erano anche i contatti con le Università e i giovani laureati, fonte di nuova passione per la ricerca e l'esplorazione dei mercati e metodi per supportare i nostri Soci. È nata quindi spontaneamente l’idea di intitolare una borsa di studio destinata a giovani laureati per ricercare ed espandere i confini del mondo “maturo - forse anche troppo maturo” dei Confidi. Luca ha ricoperto le cariche di Consigliere in Confcommercio Como, in Asconfidi Lombardia e in Fidicomtur Como, dove l'idea della borsa di studio è stata subito accolta con contributi solidi alla sua fattibilità. Con il Professor Andrea Lippi, docente di Economia degli Intermediari e finanziari presso l’Università Cattolica sede di Piacenza e il dott. Ferdinando Marrazza, neo laureato al momento dell’avvio della ricerca, abbiamo esaminato l’attuale difficoltà che incontrano i Confidi nello svolgere la propria attività, dovuta in parte allo spiazzamento causato dalle Garanzie Pubbliche varate dal Governo per far fronte alle emergenze generate dalla pandemia da Covid19, oltre al ridimensionamento dell’attività creditizia da parte dei maggiori gruppi bancari nei confronti delle micro-imprese, considerate difficili da valutare tramite scoring automatici e troppo onerose nella gestione delle istruttorie. Il secondo motivo che ha determinato l’avvio della presente ricerca è stato quello di esplorare ed espandere il lavoro dei Confidi al fine di agevolare l’accesso al credito per le micro/piccole imprese che hanno meno di 10 dipendenti ma che rappresentano il 96 % delle imprese italiane e che, da sempre, contribuiscono alla crescita e al benessere sociale italiano. La valutazione degli indicatori economici/patrimoniali a fini creditizi applicate a queste realtà è molto difficile e rischia di penalizzarle molto spesso ingiustamente. All’interno di questo ampio e profondo problema i Confidi potranno cercare un rafforzamento del proprio ruolo per migliorare la loro efficienza operativa e continuare ad agevolare il contatto fra micro e piccole imprese e le banche. I Confidi sono costantemente in contatto con un gran numero di soci (Fidicomtur ne ha quasi 2.700), e sono in grado di raccogliere hard information, ovvero tutte le informazioni relative a indicatori economici/patrimoniali, ma soprattutto soft information, quelle di tipo qualitativo che molto spesso racchiudono elementi ed indicazioni estremamente preziose per l’analisi prospettica dell’impresa da inserirsi e valutare nel processo di istruttoria di fido. Mentre per molte banche la pratica creditizia basata sul relationship banking è antieconomica, per Fidicomtur la relazione con i propri soci è la base del proprio lavoro. Questa ricerca è dunque un primo passo per proporre un metodo di raccolta, catalogazione, sistematizzazione e successivamente valutazione delle soft information con lo scopo di generare un rating qualitativo da considerare nel processo di istruttoria di fido. Non si vuole peccare di presunzione nel dare un valore a questo rating e soprattutto siamo consapevoli che il metodo proposto in questa ricerca potrà essere ulteriormente affinato e anche personalizzato, ma sicuramente includere anche una valutazione qualitativa nel giudizio finale del deliberante sarà utile a chi per decidere se concedere o meno un finanziamento. Nella parte conclusiva si tocca un punto fondamentale: la formazione dei collaboratori che dovranno raccogliere e gestire le soft information. Il ruolo dei nostri collaboratori non dovrà essere solo tecnico per interpretare bilanci, business plan o altri dati quantitativi, ma dovrà evolvere in intervistatori preparati anche su competenze relazionali e di comunicazione. La formazione arricchisce i collaboratori e crea maggior valore all’azienda.
2023
Italiano
Monografia o trattato scientifico
978-88-343-5458-2
Vita e Pensiero, Milano
Lippi, A., Marrazza, F., Il ruolo strategico dei Confidi nella raccolta, analisi ed elaborazione delle soft information nel processo di valutazione del credito, Vita e Pensiero, Milano, Milano 2023: 88 [https://hdl.handle.net/10807/309636]
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