I dati nazionali (MUR) inerenti all’abbandono universitario e al fenomeno degli studenti ‘silenti’ all’interno degli atenei italiani, confermano e amplificano le criticità emergenti dai dati europei sul tema e raccontano di un corpo studentesco attraversato da difficoltà e fatiche che culminano con il congelamento delle carriere universitarie. Valorizzare il benessere all’interno del contesto accademico si configura come una priorità per la riflessione pedagogica, la quale si interroga sulle modalità per poter intervenire in modo efficace - anche sul preoccupante espandersi del fenomeno dei drop out - e recuperare gli studenti le cui carriere hanno subito battute d’arresto. Le questioni concernenti il malessere universitario divengono emblematiche se riferite alle professioni educative e di cura, le quali, a loro volta stanno subendo le conseguenze di incertezze contrattuali e scarso riconoscimento sociale, rendendo le figure traguardo dell’educatore e del pedagogista anche molto soggette a burn out. Educare al benessere durante il percorso universitario, curandosi delle risorse studenti, rappresenta una scommessa sui professionisti di domani, investendo sul miglioramento sia delle prestazioni universitarie sia della qualità di vita dei futuri esperti nei processi educativi.
Zane, E., Il fenomeno del drop-out universitario tra benessere e professioni educative. Una lettura pedagogica, in Bartolini, A., Batini, F., De Santis, M., Milella, M., Malavasi, P., Morganti, A., Rosati, A., Salvato, R., Signorelli, A., Sannipoli, M. (ed.), La formazione iniziale e continua degli insegnanti. Relazioni, comunicazione, metodi, Pensa MultiMedia, Lecce 2024: 2025 177- 183 [https://hdl.handle.net/10807/308476]
Il fenomeno del drop-out universitario tra benessere e professioni educative. Una lettura pedagogica
Zane, Elisa
2024
Abstract
I dati nazionali (MUR) inerenti all’abbandono universitario e al fenomeno degli studenti ‘silenti’ all’interno degli atenei italiani, confermano e amplificano le criticità emergenti dai dati europei sul tema e raccontano di un corpo studentesco attraversato da difficoltà e fatiche che culminano con il congelamento delle carriere universitarie. Valorizzare il benessere all’interno del contesto accademico si configura come una priorità per la riflessione pedagogica, la quale si interroga sulle modalità per poter intervenire in modo efficace - anche sul preoccupante espandersi del fenomeno dei drop out - e recuperare gli studenti le cui carriere hanno subito battute d’arresto. Le questioni concernenti il malessere universitario divengono emblematiche se riferite alle professioni educative e di cura, le quali, a loro volta stanno subendo le conseguenze di incertezze contrattuali e scarso riconoscimento sociale, rendendo le figure traguardo dell’educatore e del pedagogista anche molto soggette a burn out. Educare al benessere durante il percorso universitario, curandosi delle risorse studenti, rappresenta una scommessa sui professionisti di domani, investendo sul miglioramento sia delle prestazioni universitarie sia della qualità di vita dei futuri esperti nei processi educativi.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.