La tesi esplora il ragionamento giuridico integrato che il giudice di uno Stato membro dell'Unione europea dovrebbe seguire per risolvere le problematiche di conflitto di leggi in controversie impattate dalle sanzioni internazionali. L'introduzione definisce le ‘sanzioni internazionali’ e le colloca nel contesto più ampio dell'effettività del diritto internazionale. Viene evidenziato come le sanzioni attraversino in modo significativo le relazioni di diritto privato, in particolare — ma non esclusivamente — la materia delle obbligazioni contrattuali e non contrattuali. Il problema di ricerca è incentrato sulla complessità giuridica che sorge quando un giudice di uno Stato membro dell'Unione europea giudica controversie che coinvolgono sanzioni. La tesi sottolinea la duplice sfida di interpretare il diritto internazionale privato alla luce del diritto internazionale pubblico e del diritto dell'Unione europea, nonché di navigare le interrelazioni tra l’ordinamento giuridico internazionale, dell'Unione europea e quelli nazionali. La revisione della letteratura valuta la giurisprudenza esistente e le discussioni accademiche sull'argomento. Numerosi giuristi che si sono occupati del tema hanno dimostrato una chiara consapevolezza della necessità di combinare la prospettiva del diritto internazionale privato con un approccio di diritto internazionale pubblico (integrato, quando necessario, da un'analisi sotto il profilo dell'organizzazione internazionale pertinente); tuttavia, ciò che sembra mancare, e che la tesi si propone di contribuire a sviluppare, è la prospettiva costituzionale (nel senso ampio e generale del termine, che include, dove applicabile, il diritto primario dell'Unione Europea). Viene delineata la metodologia di ricerca, spiegando l'uso della ricerca documentale e l'esclusione (con motivazioni correlate) della ricerca archivistica giuridica, delle interviste e dei questionari. Viene presentata la struttura della tesi, che mira a fornire i giudici di un quadro coerente per risolvere le problematiche di conflitto di leggi nei casi legati alle sanzioni. Una volta conclusa l'introduzione, una prima sezione fornisce una panoramica delle normative giuridiche per l'imposizione di sanzioni internazionali nella Carta delle Nazioni Unite, nei trattati bilaterali e multilaterali, nel diritto dell'Unione europea e quali misure unilaterali statali. Viene valutato l'impatto di questi diversi sistemi normativi sugli Stati membri dell'Unione europea. La tesi esamina quindi il ruolo delle sanzioni nel diritto internazionale privato, mettendo in discussione la visione tradizionale secondo cui siffatte misure di diritto pubblico influenzano il diritto privato. Viene esplorato come le misure straniere di diritto pubblico vengano trattate a livello di conflitto di leggi e di diritto sostanziale. Un focus centrale riguarda il ruolo delle sanzioni internazionali come norme di applicazione necessaria nel diritto internazionale privato dell'Unione europea. In questo contesto, la tesi esamina i casi in cui vengono imposte sanzioni internazionali e queste fanno parte della lex fori o della lex causae, nonché le situazioni in cui le sanzioni non rientrano in nessuna delle due categorie. La ricerca, condotta principalmente nell’ambito del regolamento (CE) n. 593/2008 (Roma I) e del regolamento (CE) n. 864/2007 (Roma II), si estende ai regolamenti dell'Unione europea sulla legge applicabile in altre materie, alle convenzioni internazionali e agli strumenti giuridici sulle questioni di legge applicabile, nonché alle normative di diritto internazionale privato degli Stati membri dell'Unione europea sulle questioni di legge applicabile. La discussione include gli statuti di blocco, che mirano a contrastare gli effetti extraterritoriali delle sanzioni internazionali. In questa fase, viene esaminato l'insieme degli strumenti giuridici tra il diritto internazionale, dell'Unione europea e nazionale utilizzabili dai giudici degli Stati membri dell'Unione europea. In particolare: il metodo del rinvio all'ordinamento giuridico competente; l’unilateralismo; le teorie che descrivono l'interazione tra il diritto internazionale e i sistemi giuridici nazionali, insieme alle varie teorie giustificative che spiegano perché gli Stati rispettano gli obblighi del diritto internazionale; la dottrina dell'interpretazione conforme nel rapporto tra il diritto dell'Unione europea e quello degli Stati membri e tra il diritto dell’Unione europea e il diritto internazionale; l'effetto utile; la nozione autonoma di diritto dell’Unione europea; l'azione di annullamento davanti alla Corte di giustizia dell'Unione europea; la teoria dei contro-limiti come ‘arma’ di extrema ratio e il dialogo tra le corti. La tesi sottolinea l'interrelazione tra il diritto internazionale privato, il diritto internazionale pubblico e il diritto dell'Unione europea, nonché l'autonomia dell'ordinamento giuridico dell'Unione europea nel rapporto tra ordinamenti giuridici. Viene evidenziato il ruolo dei giudici degli Stati membri dell'Unione europea nell'interazione tra l'ordinamento giuridico nazionale, quello europeo e quello internazionale. A questo punto, viene delineato il contributo della giurisdizione, del riconoscimento e dell'esecuzione e della cooperazione giudiziaria per la comprensione del problema generale della tesi, in particolare il nesso tra processo e sostanza. Questo include i seguenti aspetti: la valutazione della litispendenza internazionale in Stati terzi; gli accordi di scelta del foro per evitare problematiche legate alle sanzioni internazionali; l'apparenza (accesso alla giustizia in casi che coinvolgono o sono influenzati dalle sanzioni internazionali) rispetto alla realtà (l'effettività del diritto dell'Unione europea); il ruolo dell'ordine pubblico nei procedimenti di riconoscimento; l'esecuzione di beni congelati dalle sanzioni internazionali; la sovranità statale come limite alla cooperazione giudiziaria; e gli statuti di blocco come risposta alle attività di cooperazione extraterritoriale. La tesi si conclude delineando un approccio strutturato per risolvere le problematiche di conflitto di leggi nei casi influenzati dalle sanzioni. Si sostiene che i giudici degli Stati membri dell'Unione europea debbano adottare un ragionamento giuridico integrato, assicurando che le norme di conflitto di leggi siano allineate con i principi più ampi del diritto dell'Unione europea, del diritto internazionale e del diritto costituzionale. Quest’ultimo offre indicazioni pratiche per risolvere controversie complesse in qualche modo influenzate dalle sanzioni.
The thesis investigates the integrated legal reasoning that the court of an EU Member State should follow to resolve the conflict-of-laws issues in disputes affected by international sanctions. The introduction defines ‘international sanctions’ and situates them within the broader issue of the effectiveness of international law. It highlights how sanctions significantly impact private law relations, particularly — but not exclusively — in the context of contractual and non-contractual obligations. The research problem is framed around the legal complexity that arises when an EU Member State court adjudicates disputes involving sanctions. The thesis emphasizes the dual challenge of interpreting private international law in light of public international and EU law and navigating the interrelations between international, EU and domestic legal orders. The literature review assesses existing case law and scholarly discussions on the topic. Several legal scholars who have addressed the theme have demonstrated a clear awareness of the need to combine a private international law perspective with a public international law approach (supplemented, when necessary, by an analysis from the viewpoint of the relevant international organization); however, what seems to be missing, and what the thesis aims to contribute to, is the constitutional perspective (in the broad and general sense of the term, which includes, where applicable, the primary law of the European Union). The research methodology is outlined, explaining the reliance on desk research and the (reasons for the) exclusion of legal archival research, interviews and questionnaires. The structure of the thesis is presented, aiming to provide courts with a coherent framework for resolving the conflict-of-laws issues in sanctions-related cases. Once the introduction is concluded, a first section provides an overview of the legal frameworks for imposing international sanctions under UN Charter, bilateral and multilateral agreements, EU law and unilateral State measures. The impact of these different regulatory frameworks on EU Member States is assessed. The thesis then examines the role of sanctions in private international law, questioning the traditional view that public law measures influence private law. It explores how foreign public law measures are addressed at conflict-of-laws’ and substantive law’s levels. A key focus is on the role of international sanctions as overriding mandatory provisions in EU private international law. In this context, the thesis examines cases where international sanctions are imposed and form part of the lex fori or lex causae, as well as situations where sanctions fall outside both categories. The research, conducted mainly under the Regulation (EC) No 593/2008 (Rome I) and Regulation (EC) No 864/2007 (Rome II), extends to EU regulations on the law applicable in other matters, international conventions and legal instruments on applicable law matters and EU Member States’ private international law acts on applicable law matters. The discussion includes blocking statutes, which aim to counteract the extraterritorial effects of international sanctions. At this stage, the instruments’ toolbox among international, EU and national law usable by EU Member States' courts is examined. Specifically: the method of referral to the relevant legal order; unilateralism; the theories that describe the interplay between international law and domestic legal systems, along with various justification theories that explain why States comply with international law obligations; the doctrine of consistent interpretation in the relationship between EU and EU Member States’ laws and between the EU and the international law; effet utile; EU autonomous interpretation; the action for annulment before the European Court of Justice; the counter-limits theory as an extrema ratio ‘weapon’ and the dialogue between courts. The thesis emphasizes the inter-relationship between private international, public international and EU law and the autonomy of the EU legal order in the inter-legal orders relationship. The role of EU Member States courts in the interaction among the national, European and International legal order is underlined. At this point, the contribution of jurisdiction, recognition and enforcement and judicial cooperation to the comprehension of the thesis’s general problem is outlined, specifically the nexus between proceedings and substance. This include the following aspects: the assessment of lis pendens in third states; choice-of-court agreements to avoid international sanctions issues; appearance (access to justice in cases involving or affected by international sanctions) versus reality (the effectiveness of EU law); the role of public policy in recognition proceedings; the enforcement of assets frozen by international sanctions; state sovereignty as a limitation on judicial cooperation; and blocking statutes as a response to extraterritorial cooperation activities. The thesis concludes by outlining a structured approach to resolving the conflict-of-laws issues in sanctions-affected cases. It argues that EU Member State courts must engage in integrated legal reasoning, ensuring that conflict-of-laws rules align with broader EU, international and constitutional law principles. This offers practical guidance for resolving such complex sanctions-affected disputes.
Pasqua, Marco, INTERNATIONAL SANCTIONS IN THE CONFLICT-OF-LAWS- A EUROPEAN UNION PERSPECTIVE, Franzina, Pietro, Rossi, Edoardo Alberto, Università Cattolica del Sacro Cuore MILANO:Ciclo XXXVII [https://hdl.handle.net/10807/307437]
INTERNATIONAL SANCTIONS IN THE CONFLICT-OF-LAWS- A EUROPEAN UNION PERSPECTIVE
Pasqua, Marco
2025
Abstract
La tesi esplora il ragionamento giuridico integrato che il giudice di uno Stato membro dell'Unione europea dovrebbe seguire per risolvere le problematiche di conflitto di leggi in controversie impattate dalle sanzioni internazionali. L'introduzione definisce le ‘sanzioni internazionali’ e le colloca nel contesto più ampio dell'effettività del diritto internazionale. Viene evidenziato come le sanzioni attraversino in modo significativo le relazioni di diritto privato, in particolare — ma non esclusivamente — la materia delle obbligazioni contrattuali e non contrattuali. Il problema di ricerca è incentrato sulla complessità giuridica che sorge quando un giudice di uno Stato membro dell'Unione europea giudica controversie che coinvolgono sanzioni. La tesi sottolinea la duplice sfida di interpretare il diritto internazionale privato alla luce del diritto internazionale pubblico e del diritto dell'Unione europea, nonché di navigare le interrelazioni tra l’ordinamento giuridico internazionale, dell'Unione europea e quelli nazionali. La revisione della letteratura valuta la giurisprudenza esistente e le discussioni accademiche sull'argomento. Numerosi giuristi che si sono occupati del tema hanno dimostrato una chiara consapevolezza della necessità di combinare la prospettiva del diritto internazionale privato con un approccio di diritto internazionale pubblico (integrato, quando necessario, da un'analisi sotto il profilo dell'organizzazione internazionale pertinente); tuttavia, ciò che sembra mancare, e che la tesi si propone di contribuire a sviluppare, è la prospettiva costituzionale (nel senso ampio e generale del termine, che include, dove applicabile, il diritto primario dell'Unione Europea). Viene delineata la metodologia di ricerca, spiegando l'uso della ricerca documentale e l'esclusione (con motivazioni correlate) della ricerca archivistica giuridica, delle interviste e dei questionari. Viene presentata la struttura della tesi, che mira a fornire i giudici di un quadro coerente per risolvere le problematiche di conflitto di leggi nei casi legati alle sanzioni. Una volta conclusa l'introduzione, una prima sezione fornisce una panoramica delle normative giuridiche per l'imposizione di sanzioni internazionali nella Carta delle Nazioni Unite, nei trattati bilaterali e multilaterali, nel diritto dell'Unione europea e quali misure unilaterali statali. Viene valutato l'impatto di questi diversi sistemi normativi sugli Stati membri dell'Unione europea. La tesi esamina quindi il ruolo delle sanzioni nel diritto internazionale privato, mettendo in discussione la visione tradizionale secondo cui siffatte misure di diritto pubblico influenzano il diritto privato. Viene esplorato come le misure straniere di diritto pubblico vengano trattate a livello di conflitto di leggi e di diritto sostanziale. Un focus centrale riguarda il ruolo delle sanzioni internazionali come norme di applicazione necessaria nel diritto internazionale privato dell'Unione europea. In questo contesto, la tesi esamina i casi in cui vengono imposte sanzioni internazionali e queste fanno parte della lex fori o della lex causae, nonché le situazioni in cui le sanzioni non rientrano in nessuna delle due categorie. La ricerca, condotta principalmente nell’ambito del regolamento (CE) n. 593/2008 (Roma I) e del regolamento (CE) n. 864/2007 (Roma II), si estende ai regolamenti dell'Unione europea sulla legge applicabile in altre materie, alle convenzioni internazionali e agli strumenti giuridici sulle questioni di legge applicabile, nonché alle normative di diritto internazionale privato degli Stati membri dell'Unione europea sulle questioni di legge applicabile. La discussione include gli statuti di blocco, che mirano a contrastare gli effetti extraterritoriali delle sanzioni internazionali. In questa fase, viene esaminato l'insieme degli strumenti giuridici tra il diritto internazionale, dell'Unione europea e nazionale utilizzabili dai giudici degli Stati membri dell'Unione europea. In particolare: il metodo del rinvio all'ordinamento giuridico competente; l’unilateralismo; le teorie che descrivono l'interazione tra il diritto internazionale e i sistemi giuridici nazionali, insieme alle varie teorie giustificative che spiegano perché gli Stati rispettano gli obblighi del diritto internazionale; la dottrina dell'interpretazione conforme nel rapporto tra il diritto dell'Unione europea e quello degli Stati membri e tra il diritto dell’Unione europea e il diritto internazionale; l'effetto utile; la nozione autonoma di diritto dell’Unione europea; l'azione di annullamento davanti alla Corte di giustizia dell'Unione europea; la teoria dei contro-limiti come ‘arma’ di extrema ratio e il dialogo tra le corti. La tesi sottolinea l'interrelazione tra il diritto internazionale privato, il diritto internazionale pubblico e il diritto dell'Unione europea, nonché l'autonomia dell'ordinamento giuridico dell'Unione europea nel rapporto tra ordinamenti giuridici. Viene evidenziato il ruolo dei giudici degli Stati membri dell'Unione europea nell'interazione tra l'ordinamento giuridico nazionale, quello europeo e quello internazionale. A questo punto, viene delineato il contributo della giurisdizione, del riconoscimento e dell'esecuzione e della cooperazione giudiziaria per la comprensione del problema generale della tesi, in particolare il nesso tra processo e sostanza. Questo include i seguenti aspetti: la valutazione della litispendenza internazionale in Stati terzi; gli accordi di scelta del foro per evitare problematiche legate alle sanzioni internazionali; l'apparenza (accesso alla giustizia in casi che coinvolgono o sono influenzati dalle sanzioni internazionali) rispetto alla realtà (l'effettività del diritto dell'Unione europea); il ruolo dell'ordine pubblico nei procedimenti di riconoscimento; l'esecuzione di beni congelati dalle sanzioni internazionali; la sovranità statale come limite alla cooperazione giudiziaria; e gli statuti di blocco come risposta alle attività di cooperazione extraterritoriale. La tesi si conclude delineando un approccio strutturato per risolvere le problematiche di conflitto di leggi nei casi influenzati dalle sanzioni. Si sostiene che i giudici degli Stati membri dell'Unione europea debbano adottare un ragionamento giuridico integrato, assicurando che le norme di conflitto di leggi siano allineate con i principi più ampi del diritto dell'Unione europea, del diritto internazionale e del diritto costituzionale. Quest’ultimo offre indicazioni pratiche per risolvere controversie complesse in qualche modo influenzate dalle sanzioni.File | Dimensione | Formato | |
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