La ricerca ha esaminato la storia dell’ordine dei Crociferi dalle sue origini, nella metà del XII secolo, fino alla fine del Duecento, articolandola in due sezioni. La prima ha analizzato l’evoluzione istituzionale dell’ordine, dalla fase embrionale al riconoscimento ufficiale da parte della Chiesa romana, mentre la seconda ha ricostruito in modo sistematico la rete degli ospedali crociferi. L’indagine ha messo in luce come i primi 'fratres', inizialmente laici dediti alla carità, si siano progressivamente organizzati in una fraternità, trasformandosi poi in un ordine religioso grazie all’intervento papale. Particolare attenzione è stata dedicata alla figura del presunto fondatore Cleto, il cui culto, mutato nel corso dei secoli, è stato reinterpretato fino all’identificazione con Papa Cleto in epoca moderna. L’analisi delle lettere pontificie ha mostrato come la Chiesa abbia fornito ai Crociferi una regola di vita, influenzata dai Giovanniti, e garantito privilegi essenziali per il consolidamento dell’ordine. Dal 1179, la casa di Santa Maria del Morello a Bologna divenne il centro della rete ospedaliera, sebbene nel tempo il predominio bolognese sia stato ridimensionato, come dimostra lo spostamento del capitolo generale a Venezia nel 1298. La seconda parte dello studio ha approfondito la storia di tutti gli ospedali attivi fino alla fine del XIII secolo, evidenziando una forte concentrazione nell’Italia centro-settentrionale e una significativa presenza nel Levante, legata al contesto delle crociate. L’inserimento negli ambienti locali fu favorito dal sostegno di vescovi e, talvolta, di cardinali o autorità laiche, mentre la struttura interna delle comunità ospedaliere si distingueva per dimensioni contenute e una marcata componente laica. Infine, l’analisi delle costituzioni dei capitoli generali ha permesso di ricostruire l’evoluzione normativa dell’ordine, che nel corso del Duecento si fece sempre più articolata, testimoniando la crescente complessità organizzativa dell’istituzione.
The research examined the history of the Order of the Cruciferi from its origins in the mid-12th century to the end of the 13th century, structuring the study into two main sections. The first analyzed the institutional evolution of the order, from its embryonic phase to official recognition by the Roman Church, while the second systematically reconstructed the network of Crucifer hospitals. The investigation highlighted how the early fratres, initially laymen devoted to charity, gradually organized themselves into a fraternity, eventually transforming into a religious order through papal intervention. Particular attention was given to the figure of the supposed founder, Cleto, whose cult evolved over the centuries and was eventually reinterpreted to the point of identification with Pope Cletus in the modern era. The analysis of papal letters revealed how the Church provided the Cruciferi with a rule of life, influenced by the Hospitallers, and granted them essential privileges that contributed to the consolidation of the order. From 1179, the house of Santa Maria del Morello in Bologna became the center of the hospital network, although Bologna’s dominance gradually diminished over time, as evidenced by the relocation of the general chapter to Venice in 1298. The second part of the study delved into the history of all hospitals active until the late 13th century, highlighting a strong concentration in central and northern Italy, as well as a significant presence in the Levant, closely tied to the context of the Crusades. The order’s integration into local communities was facilitated by the support of bishops and, at times, cardinals or secular authorities, while the internal structure of hospital communities was characterized by small-scale institutions and a strong lay component. Finally, the analysis of the constitutions of the general chapters allowed for the reconstruction of the order’s normative evolution, which became increasingly complex over the course of the 13th century, reflecting the growing organizational sophistication of the institution.
Coccari, Marco Junio, I CROCIFERI. UN ORDINE OSPEDALIERO TRA OCCIDENTE E ORIENTE NEI SECOLI XII E XIII, Cariboni, Guido, Alberzoni, Maria Pia, Università Cattolica del Sacro Cuore MILANO:Ciclo XXXVII [https://hdl.handle.net/10807/306686]
I CROCIFERI. UN ORDINE OSPEDALIERO TRA OCCIDENTE E ORIENTE NEI SECOLI XII E XIII
Coccari, Marco Junio
2025
Abstract
La ricerca ha esaminato la storia dell’ordine dei Crociferi dalle sue origini, nella metà del XII secolo, fino alla fine del Duecento, articolandola in due sezioni. La prima ha analizzato l’evoluzione istituzionale dell’ordine, dalla fase embrionale al riconoscimento ufficiale da parte della Chiesa romana, mentre la seconda ha ricostruito in modo sistematico la rete degli ospedali crociferi. L’indagine ha messo in luce come i primi 'fratres', inizialmente laici dediti alla carità, si siano progressivamente organizzati in una fraternità, trasformandosi poi in un ordine religioso grazie all’intervento papale. Particolare attenzione è stata dedicata alla figura del presunto fondatore Cleto, il cui culto, mutato nel corso dei secoli, è stato reinterpretato fino all’identificazione con Papa Cleto in epoca moderna. L’analisi delle lettere pontificie ha mostrato come la Chiesa abbia fornito ai Crociferi una regola di vita, influenzata dai Giovanniti, e garantito privilegi essenziali per il consolidamento dell’ordine. Dal 1179, la casa di Santa Maria del Morello a Bologna divenne il centro della rete ospedaliera, sebbene nel tempo il predominio bolognese sia stato ridimensionato, come dimostra lo spostamento del capitolo generale a Venezia nel 1298. La seconda parte dello studio ha approfondito la storia di tutti gli ospedali attivi fino alla fine del XIII secolo, evidenziando una forte concentrazione nell’Italia centro-settentrionale e una significativa presenza nel Levante, legata al contesto delle crociate. L’inserimento negli ambienti locali fu favorito dal sostegno di vescovi e, talvolta, di cardinali o autorità laiche, mentre la struttura interna delle comunità ospedaliere si distingueva per dimensioni contenute e una marcata componente laica. Infine, l’analisi delle costituzioni dei capitoli generali ha permesso di ricostruire l’evoluzione normativa dell’ordine, che nel corso del Duecento si fece sempre più articolata, testimoniando la crescente complessità organizzativa dell’istituzione.File | Dimensione | Formato | |
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