La Repubblica Democratica del Congo (RDC) è un paese ricco di paradossi. Da un lato, possiede alcune delle risorse naturali più preziose al mondo, tra cui litio, coltan, oro e cobalto, minerali essenziali per l’industria tecnologica globale. Dall’altro, è uno degli stati più instabili e violenti del pianeta, dove la ricchezza del sottosuolo alimenta conflitti armati, corruzione e sofferenza umana. La recente presa di Goma, capoluogo della provincia del Nord Kivu, da parte dei ribelli del Movimento filo rwandese (per la presenza tutsi) del 23 marzo (M23), è solo l’ultimo capitolo di una guerra che dura da decenni e che ha radici profonde nella storia coloniale, nelle rivalità regionali e negli interessi economici internazionali.
Nicolini, B., Minerali nel sangue: la Repubblica Democratica del Congo e l’infinito incubo della guerra , 2025 [https://hdl.handle.net/10807/306657]
Minerali nel sangue: la Repubblica Democratica del Congo e l’infinito incubo della guerra
Nicolini, BeatricePrimo
Writing – Original Draft Preparation
2025
Abstract
La Repubblica Democratica del Congo (RDC) è un paese ricco di paradossi. Da un lato, possiede alcune delle risorse naturali più preziose al mondo, tra cui litio, coltan, oro e cobalto, minerali essenziali per l’industria tecnologica globale. Dall’altro, è uno degli stati più instabili e violenti del pianeta, dove la ricchezza del sottosuolo alimenta conflitti armati, corruzione e sofferenza umana. La recente presa di Goma, capoluogo della provincia del Nord Kivu, da parte dei ribelli del Movimento filo rwandese (per la presenza tutsi) del 23 marzo (M23), è solo l’ultimo capitolo di una guerra che dura da decenni e che ha radici profonde nella storia coloniale, nelle rivalità regionali e negli interessi economici internazionali.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.