Le vie di comunicazione romane per terra e per mare, esaltate dai Padri quale strumento per la diffusione dell'Evangelo, divennero, segnatamente dal IV secolo, le vie dei pellegrini ai Luoghi Santi cristiani. Quest'ultima modalità di fruizione si sarebbe riproposta anche nell'Europa medioevale, pur nelle mutate condizioni ambientali. Peraltro, nell'Oriente di tradizione costantinopolitana, non va dimenticato come il pellegrinaggio al luogo santo si sia spesso configurato come pellegrinaggio al luogo della santità, ossia come ricerca di figure carismatiche, presso monasteri e romitori, alla cui guida spirituale e alla cui intercessione affidare la propria anima.
Alzati, C. A. M., Dalle vie romane dell'evangelizzazione agli itinerari di pellegrinaggio della Cristianità europea, in Vaccaro, L. (ed.), L'Europa dei pellegrini, ITL, Milano 2004: 65- 81 [http://hdl.handle.net/10807/30662]
Dalle vie romane dell'evangelizzazione agli itinerari di pellegrinaggio della Cristianità europea
Alzati, Cesare Angelo Maria
2004
Abstract
Le vie di comunicazione romane per terra e per mare, esaltate dai Padri quale strumento per la diffusione dell'Evangelo, divennero, segnatamente dal IV secolo, le vie dei pellegrini ai Luoghi Santi cristiani. Quest'ultima modalità di fruizione si sarebbe riproposta anche nell'Europa medioevale, pur nelle mutate condizioni ambientali. Peraltro, nell'Oriente di tradizione costantinopolitana, non va dimenticato come il pellegrinaggio al luogo santo si sia spesso configurato come pellegrinaggio al luogo della santità, ossia come ricerca di figure carismatiche, presso monasteri e romitori, alla cui guida spirituale e alla cui intercessione affidare la propria anima.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.