La condizione dei bambini e la considerazione di cui godevano nella società longobarda vengono osservate attraverso l’analisi sistematica e l’interpretazione di gesti e simboli che li accompagnarono nella morte prematura, degli onori ad essi tributati e dei limiti che la minore età impose anche nel momento del commiato. Si evidenziano alcuni dei fenomeni più significativi rilevati dallo studio dei sepolcreti di fine VI e VII secolo più chiaramente caratterizzati in senso barbarico: si valuta la collocazione delle inumazioni infantili e la loro relazione con le tombe degli adulti, i possibili legami familiari e sociali, il rimando a ruoli non raggiunti, con la conseguente perdita di una risorsa per le famiglie meno abbienti e di una garanzia di stabilità del clan parentale per i gruppi preminenti. Si passa dalla dimensione più intima esercitata dal diritto familiare all’ostentazione del gruppo parentale secondo il linguaggio del rito. Appare evidente l’enfasi che il contesto funerario a volte pone alla perdita dell’infante, nell’ambito della rappresentazione del gruppo familiare.
Giostra, C., De infante: la sepoltura dei bambini nell’Italia longobarda, in I. Basić, I. J. M. J. (., Fortunatus ligo. Festschrift on the occasion of Ante Milošević's 70th birthday, University of Split, Split 2024: 231-254 [https://hdl.handle.net/10807/306140]
De infante: la sepoltura dei bambini nell’Italia longobarda
Giostra, Caterina
2024
Abstract
La condizione dei bambini e la considerazione di cui godevano nella società longobarda vengono osservate attraverso l’analisi sistematica e l’interpretazione di gesti e simboli che li accompagnarono nella morte prematura, degli onori ad essi tributati e dei limiti che la minore età impose anche nel momento del commiato. Si evidenziano alcuni dei fenomeni più significativi rilevati dallo studio dei sepolcreti di fine VI e VII secolo più chiaramente caratterizzati in senso barbarico: si valuta la collocazione delle inumazioni infantili e la loro relazione con le tombe degli adulti, i possibili legami familiari e sociali, il rimando a ruoli non raggiunti, con la conseguente perdita di una risorsa per le famiglie meno abbienti e di una garanzia di stabilità del clan parentale per i gruppi preminenti. Si passa dalla dimensione più intima esercitata dal diritto familiare all’ostentazione del gruppo parentale secondo il linguaggio del rito. Appare evidente l’enfasi che il contesto funerario a volte pone alla perdita dell’infante, nell’ambito della rappresentazione del gruppo familiare.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.