Il presente contributo vorrebbe in tal senso focalizzarsi sul nesso tra la costituzione antropologica e l’apertura all’orizzonte della fede, per mettere a tema la questione del radicamento antropologico della religione. Nucleo centrale del testo è dunque la possibilità di concepire l’esperienza religiosa non come qualcosa di esterno, esteriore e dunque estraneo all’uomo che, nel riconoscere la propria inferiorità, vi si sottomette; e nemmeno come la risposta a delle istanze psicologiche che nascono dai suoi sentimenti di insufficienza o depressione, quanto piuttosto come una relazione che, da un lato, suppone la costitutiva apertura dell’uomo e, dall’altro, vede il coinvolgimento della trascendenza disponibile a relazionarsi con questa forma particolare di vivente che è l’uomo.
Pagliacci, D., Oltre il limite. Esperienza religiosa e trascendenza dell’essere personale, in C. Danan, C. D. (ed.), L’umano tra cura e misura: promuovere, condividere, restituire, Aracne, ROMA 2015: 39- 54 [https://hdl.handle.net/10807/306117]
Oltre il limite. Esperienza religiosa e trascendenza dell’essere personale
Pagliacci, Donatella
2015
Abstract
Il presente contributo vorrebbe in tal senso focalizzarsi sul nesso tra la costituzione antropologica e l’apertura all’orizzonte della fede, per mettere a tema la questione del radicamento antropologico della religione. Nucleo centrale del testo è dunque la possibilità di concepire l’esperienza religiosa non come qualcosa di esterno, esteriore e dunque estraneo all’uomo che, nel riconoscere la propria inferiorità, vi si sottomette; e nemmeno come la risposta a delle istanze psicologiche che nascono dai suoi sentimenti di insufficienza o depressione, quanto piuttosto come una relazione che, da un lato, suppone la costitutiva apertura dell’uomo e, dall’altro, vede il coinvolgimento della trascendenza disponibile a relazionarsi con questa forma particolare di vivente che è l’uomo.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.