L’uso di matrici biologiche cosiddette ‘alternative’ (rispetto a quelle considerate ‘convenzionali’ come il sangue e l’urina) deriva dalla necessità di individuare strumenti più versatili ed in grado di fornire dati tossicologici precisi ed attendibili, anche riguardo ai tempi di assunzione di sostanze psicoattive. L’avanzamento delle tecniche analitiche rende oggi possibile l’utilizzo di matrici biologiche più complesse e/o di cui sono disponibili quantità inferiori, più facili da prelevare e più difficilmente adulterabili. Viene effettuata una panoramica delle possibilità, delle caratteristiche di diversi campioni biologici, delle applicazioni e delle metodiche analitiche
Strano Rossi, S., Chiarotti, M., MATRICI NON CONVENZIONALI IN TOSSICOLOGIA FORENSE., in Giusti, V. (ed.), trattato di medicina legale e scienze affini II ed., CEDAM, Padova 2009: 109- 133 [http://hdl.handle.net/10807/30532]
MATRICI NON CONVENZIONALI IN TOSSICOLOGIA FORENSE.
Strano Rossi, Sabina;Chiarotti, Marcello
2009
Abstract
L’uso di matrici biologiche cosiddette ‘alternative’ (rispetto a quelle considerate ‘convenzionali’ come il sangue e l’urina) deriva dalla necessità di individuare strumenti più versatili ed in grado di fornire dati tossicologici precisi ed attendibili, anche riguardo ai tempi di assunzione di sostanze psicoattive. L’avanzamento delle tecniche analitiche rende oggi possibile l’utilizzo di matrici biologiche più complesse e/o di cui sono disponibili quantità inferiori, più facili da prelevare e più difficilmente adulterabili. Viene effettuata una panoramica delle possibilità, delle caratteristiche di diversi campioni biologici, delle applicazioni e delle metodiche analiticheI documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.