Oggi più che mai è chiaro che l’esercizio di una cittadinanza democratica completa e matura richiede una solida conoscenza scientifica. La crisi pandemica che ci siamo appena lasciati alle spalle e le sfide cruciali che ci attendono, prima tra tutte quella climatica, mostrano infatti che le decisioni politiche, ma anche le scelte quotidiane di ciascuno, si basano essenzialmente su ciò che sappiamo circa il funzionamento della natura e necessitano, quindi, di una profonda comprensione dell’affidabilità di questo sapere. In questo contesto, una cittadinanza informata e scientificamente alfabetizzata è fondamentale per il benessere della società. Per quanto riguarda le generazioni più giovani, la scuola ha un ruolo ovviamente centrale nell’acquisizione di queste competenze. Negli scenari comunicativi attuali essa è però affiancata in questo compito formativo e informativo dai media digitali, e in particolare da social network come Instagram e TikTok. Le piattaforme e la rete sono risorse preziose per integrare la conoscenza appresa a scuola e per acquisire i saperi scientifici e tecnologici utili per affrontare le questioni rese centrali dall’attualità. Allo stesso tempo, però, questi strumenti comunicativi rischiano di esporre i loro utenti a conoscenze imprecise, incomplete o errate. Addirittura, rischiano di farne bersaglio di disinformazione e manipolazione politica. La scuola è così chiamata a svolgere il suo importante compito di alfabetizzazione ed educazione scientifica tenendo conto del più ampio scenario mediale e comunicativo in cui i ragazzi sono inseriti e attrezzandoli ad affrontarlo con competenza e maturità. Per supportare l’istituzione scolastica nell’affrontare questa sfida, grazie a un finanziamento della Fondazione Cariplo (grant 2020-1299) il Politecnico di Milano e l’Università Cattolica del Sacro Cuore hanno intrapreso un progetto di ricerca nelle scuole superiori, con l’obiettivo di comprendere meglio il rapporto dei giovani con l’informazione e la disinformazione scientifica sui media, con un’attenzione particolare alla classe come gruppo sociale. L’obiettivo del progetto era trasferire le conoscenze acquisite attraverso la ricerca sul campo nella sperimentazione didattica di un percorso formativo specificamente finalizzato ad affrontare le principali vulnerabilità emerse tra i partecipanti.

Musmeci, M., Ricotti, A., Serafini, L., Teresa Serafini, M., Tosoni, S., Volonté, P., Come funziona davvero la scienza? Un percorso formativo per le scuole superiori., EDUCatt - Ente per il Diritto allo Studio Universitario dell’Università Cattolica, Milano 2024:2024 59 [https://hdl.handle.net/10807/303096]

Come funziona davvero la scienza? Un percorso formativo per le scuole superiori.

Ricotti, Alessandro;Tosoni, Simone;
2024

Abstract

Oggi più che mai è chiaro che l’esercizio di una cittadinanza democratica completa e matura richiede una solida conoscenza scientifica. La crisi pandemica che ci siamo appena lasciati alle spalle e le sfide cruciali che ci attendono, prima tra tutte quella climatica, mostrano infatti che le decisioni politiche, ma anche le scelte quotidiane di ciascuno, si basano essenzialmente su ciò che sappiamo circa il funzionamento della natura e necessitano, quindi, di una profonda comprensione dell’affidabilità di questo sapere. In questo contesto, una cittadinanza informata e scientificamente alfabetizzata è fondamentale per il benessere della società. Per quanto riguarda le generazioni più giovani, la scuola ha un ruolo ovviamente centrale nell’acquisizione di queste competenze. Negli scenari comunicativi attuali essa è però affiancata in questo compito formativo e informativo dai media digitali, e in particolare da social network come Instagram e TikTok. Le piattaforme e la rete sono risorse preziose per integrare la conoscenza appresa a scuola e per acquisire i saperi scientifici e tecnologici utili per affrontare le questioni rese centrali dall’attualità. Allo stesso tempo, però, questi strumenti comunicativi rischiano di esporre i loro utenti a conoscenze imprecise, incomplete o errate. Addirittura, rischiano di farne bersaglio di disinformazione e manipolazione politica. La scuola è così chiamata a svolgere il suo importante compito di alfabetizzazione ed educazione scientifica tenendo conto del più ampio scenario mediale e comunicativo in cui i ragazzi sono inseriti e attrezzandoli ad affrontarlo con competenza e maturità. Per supportare l’istituzione scolastica nell’affrontare questa sfida, grazie a un finanziamento della Fondazione Cariplo (grant 2020-1299) il Politecnico di Milano e l’Università Cattolica del Sacro Cuore hanno intrapreso un progetto di ricerca nelle scuole superiori, con l’obiettivo di comprendere meglio il rapporto dei giovani con l’informazione e la disinformazione scientifica sui media, con un’attenzione particolare alla classe come gruppo sociale. L’obiettivo del progetto era trasferire le conoscenze acquisite attraverso la ricerca sul campo nella sperimentazione didattica di un percorso formativo specificamente finalizzato ad affrontare le principali vulnerabilità emerse tra i partecipanti.
2024
Italiano
Monografia o trattato scientifico
EDUCatt - Ente per il Diritto allo Studio Universitario dell’Università Cattolica
Musmeci, M., Ricotti, A., Serafini, L., Teresa Serafini, M., Tosoni, S., Volonté, P., Come funziona davvero la scienza? Un percorso formativo per le scuole superiori., EDUCatt - Ente per il Diritto allo Studio Universitario dell’Università Cattolica, Milano 2024:2024 59 [https://hdl.handle.net/10807/303096]
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