Il fil rouge che accomuna tutti i saggi qui raccolti è l’idea che il ‘fare giustizia’ richieda la capacità di trovare e costruire la ‘parola giusta’ per le situazioni di vita che il diritto, in particolare quello penale, deve affrontare quotidianamente. Una capacità richiesta al legislatore e a tutti i cosiddetti operatori del diritto: magistrati, avvocati, consulenti legali, pubblici amministratori o anche semplici cittadini, i quali contribuiscono al pari delle istituzioni a plasmare l’ambiente normativo in cui tutti siamo immersi. E tale ‘parola giusta’ non può che sgorgare da un giusto tempo dedicato alle persone e all’‘immane concretezza’ delle loro vite e relazioni, esercitando quella capacità di attenzione che, come osservava Susan Sontag, è proprio ciò che ci rende individui morali.
Caputo, M., Visconti, A. (eds.), Il tempo della parola giusta. Scritti di diritto penale, criminologia e letteratura, Vita e Pensiero, Milano 2024: 659 [https://hdl.handle.net/10807/298596]
Il tempo della parola giusta. Scritti di diritto penale, criminologia e letteratura
Caputo, Matteo;Visconti, Arianna
2024
Abstract
Il fil rouge che accomuna tutti i saggi qui raccolti è l’idea che il ‘fare giustizia’ richieda la capacità di trovare e costruire la ‘parola giusta’ per le situazioni di vita che il diritto, in particolare quello penale, deve affrontare quotidianamente. Una capacità richiesta al legislatore e a tutti i cosiddetti operatori del diritto: magistrati, avvocati, consulenti legali, pubblici amministratori o anche semplici cittadini, i quali contribuiscono al pari delle istituzioni a plasmare l’ambiente normativo in cui tutti siamo immersi. E tale ‘parola giusta’ non può che sgorgare da un giusto tempo dedicato alle persone e all’‘immane concretezza’ delle loro vite e relazioni, esercitando quella capacità di attenzione che, come osservava Susan Sontag, è proprio ciò che ci rende individui morali.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.