Il testo nasce dalla necessità di circoscrivere e riordinare, almeno a grandi linee, il mare magnum delle norme e della giurisprudenza che si sono occupate del trattamento dei dati personali per finalità di contrasto penale e di sicurezza nazionale. Una materia che affonda le sue radici nell’articolo 8 della Convenzione EDU e che, dalla Convenzione 108 del Consiglio d’Europa, ha visto un crescente sviluppo grazie alla propulsione del legislatore dell’Unione, del Comitato dei Ministri del Consiglio d’Europa, del Garante e del Comitato europeo per la protezione dei dati personali e del nostro GPDP. Fondamentale è stata inoltre sia la giurisprudenza della Corte EDU sui ricorsi presentati per violazione dell’articolo 8 della Convenzione EDU che l’esercizio della competenza pregiudiziale della Corte di giustizia dell’Unione europea rispetto alle normative nazionali lette alla luce degli articoli 7, 8 e 52(1) della Carta di Nizza. Un terreno quindi piuttosto vasto, accidentato e a tratti scivoloso esplorato seguendo queste coordinate: (1) l’auspicata quanto necessaria contaminazione organica, non sempre tenuta in considerazione dal legislatore, tra diritto dei dati personali, diritto costituzionale e diritto processuale penale; (2) la ricerca, a volte solo formale, di un bilanciamento nell’esercizio di diritti confliggenti nel nome di un equilibrio ontologicamente instabile; (3) il doppio ruolo della tecnologia come elemento aggravante di quella instabilità o, al contrario, come strumento di stabilità e precisione in grado di confinare l’ingerenza della pubblica autorità allo stretto necessario nel rispetto del principio di proporzionalità; (4) l’istanza delle stesse autorità giudiziarie e di polizia costantemente sollecitate a raggiungere e a mantenere il difficile equilibrio tra efficacia investigativa e tutela dei diritti fondamentali delle persone coinvolte nelle indagini.
Carpino, M., Il trattamento dei dati personali per finalità di prevenzione, indagine, accertamento e perseguimento di reati, G. Giappichelli Editore srl, Torino 2024:2024 496 [https://hdl.handle.net/10807/298482]
Il trattamento dei dati personali per finalità di prevenzione, indagine, accertamento e perseguimento di reati
Carpino, Massimiliano
Primo
2024
Abstract
Il testo nasce dalla necessità di circoscrivere e riordinare, almeno a grandi linee, il mare magnum delle norme e della giurisprudenza che si sono occupate del trattamento dei dati personali per finalità di contrasto penale e di sicurezza nazionale. Una materia che affonda le sue radici nell’articolo 8 della Convenzione EDU e che, dalla Convenzione 108 del Consiglio d’Europa, ha visto un crescente sviluppo grazie alla propulsione del legislatore dell’Unione, del Comitato dei Ministri del Consiglio d’Europa, del Garante e del Comitato europeo per la protezione dei dati personali e del nostro GPDP. Fondamentale è stata inoltre sia la giurisprudenza della Corte EDU sui ricorsi presentati per violazione dell’articolo 8 della Convenzione EDU che l’esercizio della competenza pregiudiziale della Corte di giustizia dell’Unione europea rispetto alle normative nazionali lette alla luce degli articoli 7, 8 e 52(1) della Carta di Nizza. Un terreno quindi piuttosto vasto, accidentato e a tratti scivoloso esplorato seguendo queste coordinate: (1) l’auspicata quanto necessaria contaminazione organica, non sempre tenuta in considerazione dal legislatore, tra diritto dei dati personali, diritto costituzionale e diritto processuale penale; (2) la ricerca, a volte solo formale, di un bilanciamento nell’esercizio di diritti confliggenti nel nome di un equilibrio ontologicamente instabile; (3) il doppio ruolo della tecnologia come elemento aggravante di quella instabilità o, al contrario, come strumento di stabilità e precisione in grado di confinare l’ingerenza della pubblica autorità allo stretto necessario nel rispetto del principio di proporzionalità; (4) l’istanza delle stesse autorità giudiziarie e di polizia costantemente sollecitate a raggiungere e a mantenere il difficile equilibrio tra efficacia investigativa e tutela dei diritti fondamentali delle persone coinvolte nelle indagini.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.