Il contributo si propone di illustrare il ruolo che può svolgere la narrazione nell’insegnamento delle lingue ad apprendenti bambini, con attenzione alla didattica dell’italiano come seconda lingua (L2), al fine di fornire riflessioni di carattere teorico-metodologico e proposte operative. Nel corso degli ultimi decenni, l’educazione linguistica si è evoluta in maniera significativa e, per raggiungere il modello di apprendente plurilingue proposto nel Volume complementare del Quadro comune europeo di riferimento per le lingue, è necessario individuare e tenere in considerazione le necessità di nuovi pubblici di apprendenti. Tra essi gli apprendenti bambini richiedono una particolare attenzione da parte dei docenti di lingua. Si rileva oggi, infatti, un’ampia diffusione di iniziative per l’apprendimento delle lingue ai bambini, grazie all’influenza delle politiche del Consiglio d’Europa, e numerosi studi sono dedicati all’educazione linguistica in età scolare e pre-scolare. La glottodidattica dell’infanzia, rispondendo alle esigenze della società contemporanea, ha identificato il profilo dell’apprendente bambino, caratterizzato da una notevole plasticità cerebrale e da una predisposizione naturale all’acquisizione linguistica, e ha delineato approcci e metodi specifici per tale tipologia di apprendente. Tra i filoni di ricerca dedicati all’insegnamento delle lingue a bambini, questo studio si focalizza sul tema della narrazione: il racconto diventa il filo conduttore per l’insegnamento dell’italiano e per promuovere un’educazione plurilingue e interculturale. Le favole scritte e orali, gli albi illustrati e i silent books si configurano come strumenti efficaci per coinvolgere i bambini nelle storie e per fornire esperienze comunicative significative e motivanti. Nel presente studio, dopo aver delineato i vantaggi dell’uso della narrazione per l’apprendimento linguistico, si illustrano i contenuti di un corso di formazione e aggiornamento per insegnanti di italiano all’estero. Successivamente, si presentano esempi di attività e percorsi didattici per apprendenti bambini di italiano LS incentrati sulla narrazione. Nella parte conclusiva del lavoro, si commentano i risultati di un’intervista ad alcuni docenti sulla loro percezione relativa all’efficacia formativa della narrazione nella didattica dell’italiano ad apprendenti bambini all’estero.

Lo Presti, M. V., Raccontare storie ai bambini in italiano L2, in Cardona, M., Cavallini, C., De Iaco, M. (ed.), Il fattore età nell’apprendimento linguistico, Aracne, Roma 2024: 95- 107 [https://hdl.handle.net/10807/297140]

Raccontare storie ai bambini in italiano L2

Lo Presti, Maria Vittoria
2024

Abstract

Il contributo si propone di illustrare il ruolo che può svolgere la narrazione nell’insegnamento delle lingue ad apprendenti bambini, con attenzione alla didattica dell’italiano come seconda lingua (L2), al fine di fornire riflessioni di carattere teorico-metodologico e proposte operative. Nel corso degli ultimi decenni, l’educazione linguistica si è evoluta in maniera significativa e, per raggiungere il modello di apprendente plurilingue proposto nel Volume complementare del Quadro comune europeo di riferimento per le lingue, è necessario individuare e tenere in considerazione le necessità di nuovi pubblici di apprendenti. Tra essi gli apprendenti bambini richiedono una particolare attenzione da parte dei docenti di lingua. Si rileva oggi, infatti, un’ampia diffusione di iniziative per l’apprendimento delle lingue ai bambini, grazie all’influenza delle politiche del Consiglio d’Europa, e numerosi studi sono dedicati all’educazione linguistica in età scolare e pre-scolare. La glottodidattica dell’infanzia, rispondendo alle esigenze della società contemporanea, ha identificato il profilo dell’apprendente bambino, caratterizzato da una notevole plasticità cerebrale e da una predisposizione naturale all’acquisizione linguistica, e ha delineato approcci e metodi specifici per tale tipologia di apprendente. Tra i filoni di ricerca dedicati all’insegnamento delle lingue a bambini, questo studio si focalizza sul tema della narrazione: il racconto diventa il filo conduttore per l’insegnamento dell’italiano e per promuovere un’educazione plurilingue e interculturale. Le favole scritte e orali, gli albi illustrati e i silent books si configurano come strumenti efficaci per coinvolgere i bambini nelle storie e per fornire esperienze comunicative significative e motivanti. Nel presente studio, dopo aver delineato i vantaggi dell’uso della narrazione per l’apprendimento linguistico, si illustrano i contenuti di un corso di formazione e aggiornamento per insegnanti di italiano all’estero. Successivamente, si presentano esempi di attività e percorsi didattici per apprendenti bambini di italiano LS incentrati sulla narrazione. Nella parte conclusiva del lavoro, si commentano i risultati di un’intervista ad alcuni docenti sulla loro percezione relativa all’efficacia formativa della narrazione nella didattica dell’italiano ad apprendenti bambini all’estero.
2024
Italiano
Il fattore età nell’apprendimento linguistico
979-12-218-1315-9
Aracne
Lo Presti, M. V., Raccontare storie ai bambini in italiano L2, in Cardona, M., Cavallini, C., De Iaco, M. (ed.), Il fattore età nell’apprendimento linguistico, Aracne, Roma 2024: 95- 107 [https://hdl.handle.net/10807/297140]
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