L'Ottava edizione del manuale tiene conto delle novità intervenute a livello europeo nei due anni intercorsi dalla pubblicazione della precedente edizione. Basti pensare, tra le altre, alla centralità che è tornata ad assumere la prospettiva dell’allargamento dell’Unione a nuovi Stati membri, e alle correlate riflessioni sulle necessarie riforme interne alla stessa Unione (riflessioni che, nel caso del Parlamento europeo, si sono tradotte nella elaborazione di un vero e proprio progetto di revisione dei Trattati); all’attribuzione al Tribunale dell’UE di competenze sui rinvii in via pregiudiziale con l’emendamento dello Statuto della Corte di giustizia dell’UE; ai primi casi rilevanti di “astensione costruttiva”; alla sempre più accentuata centralità delle questioni relative ai valori fondanti dell’Unione e innanzitutto dello Stato di diritto, con la prima applicazione del “regolamento sulla condizionalità” nei confronti dell’Ungheria; al rilancio della prospettiva di adesione dell’Unione alla CEDU; ai chiarimenti offerti dalla Corte nel campo delle relazioni esterne dell’UE ad esempio con riguardo agli accordi misti, al potere di firma, al “comune accordo”; al continuo sviluppo della giurisprudenza in ambiti come quello della cittadinanza europea e della tutela dei diritti fondamentali; all'importanza crescente nella prassi del ricorso ad atti atipici, nonché analogamente, nelle relazioni esterne dell'UE, a strumenti internazionali non vincolanti. A questi, e a molti altri sviluppi relativi ai profili istituzionali dell'ordinamento dell'UE, si affiancano ulteriori interventi volti a rendere sempre più completa e chiara la trattazione.
Bestagno, F., Draetta, U., Santini, A., Elementi di diritto dell'Unione europea. Profili istituzionali - Ottava edizione, Giuffrè Francis Lefebvre, Milano 2024: XXVI-422 [https://hdl.handle.net/10807/295297]
Elementi di diritto dell'Unione europea. Profili istituzionali - Ottava edizione
Bestagno, FrancescoPrimo
;Draetta, UgoSecondo
;Santini, AndreaUltimo
2024
Abstract
L'Ottava edizione del manuale tiene conto delle novità intervenute a livello europeo nei due anni intercorsi dalla pubblicazione della precedente edizione. Basti pensare, tra le altre, alla centralità che è tornata ad assumere la prospettiva dell’allargamento dell’Unione a nuovi Stati membri, e alle correlate riflessioni sulle necessarie riforme interne alla stessa Unione (riflessioni che, nel caso del Parlamento europeo, si sono tradotte nella elaborazione di un vero e proprio progetto di revisione dei Trattati); all’attribuzione al Tribunale dell’UE di competenze sui rinvii in via pregiudiziale con l’emendamento dello Statuto della Corte di giustizia dell’UE; ai primi casi rilevanti di “astensione costruttiva”; alla sempre più accentuata centralità delle questioni relative ai valori fondanti dell’Unione e innanzitutto dello Stato di diritto, con la prima applicazione del “regolamento sulla condizionalità” nei confronti dell’Ungheria; al rilancio della prospettiva di adesione dell’Unione alla CEDU; ai chiarimenti offerti dalla Corte nel campo delle relazioni esterne dell’UE ad esempio con riguardo agli accordi misti, al potere di firma, al “comune accordo”; al continuo sviluppo della giurisprudenza in ambiti come quello della cittadinanza europea e della tutela dei diritti fondamentali; all'importanza crescente nella prassi del ricorso ad atti atipici, nonché analogamente, nelle relazioni esterne dell'UE, a strumenti internazionali non vincolanti. A questi, e a molti altri sviluppi relativi ai profili istituzionali dell'ordinamento dell'UE, si affiancano ulteriori interventi volti a rendere sempre più completa e chiara la trattazione.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.