Questo capitolo vuole collocare la lettura dell’oratorio all’interno del panorama attuale (e del dibattito in Sociologia dell’educazione) che vede le diverse agenzie educative attraversare una crisi senza precedenti (policentrismo formativo e divergenza tra formale e informale), con l’obiettivo di comprendere meglio i risultati della ricerca FOM e fornire una solida base per le raccomandazioni che ne derivano in ambito sia educativo che pastorale. Dopo aver descritto le caratteristiche e le funzioni sociali specifiche dell’oratorio, anche alla luce dei cambiamenti indotti dal periodo pandemico, in rapporto alle altre agenzie di socializzazione (famiglia, scuola, sport, gruppi giovanili organizzati, social network e relazioni coi pari), si affronta il tema della crisi delle agenzie di socializzazione, e più in specifico la crisi dell’oratorio. Il discorso prosegue con la messa a fuoco di quattro bisogni legati alla condizione adolescenziale (benessere, utopia, sense of mattering, valori e valore del denaro) e al superamento dei disagi. Si vedranno quindi le risposte che l’oratorio è in grado di fornire e il suo contributo alla comunità educante, concetto più impegnativo rispetto a quello di sistema policentrico. In conclusione si evidenziano le effettive risorse a disposizione degli oratori (mediazione, prossimità, comunità, gratuità, etero-referenzialità e dialogo intergenerazionale) e la raccomandazione a non sprecarle o sminuirle (magari alla ricerca di novità e di obiettivi performanti), bensì a valorizzarle agli occhi degli operatori e degli adolescenti.
Colombo, M., Incontrare i disagi e bisogni degli adolescenti dopo la pandemia: l’oratorio dal policentrismo alla comunità educante, in Lodigiani Rosangela, R. V. (ed.), Il “posto” degli oratori. Una mappa delle proposte educative e ricreative per gli adolescenti a Milano, FrancoAngeli, Milano 2024: 133- 144 [https://hdl.handle.net/10807/291299]
Incontrare i disagi e bisogni degli adolescenti dopo la pandemia: l’oratorio dal policentrismo alla comunità educante
Colombo, Maddalena
2024
Abstract
Questo capitolo vuole collocare la lettura dell’oratorio all’interno del panorama attuale (e del dibattito in Sociologia dell’educazione) che vede le diverse agenzie educative attraversare una crisi senza precedenti (policentrismo formativo e divergenza tra formale e informale), con l’obiettivo di comprendere meglio i risultati della ricerca FOM e fornire una solida base per le raccomandazioni che ne derivano in ambito sia educativo che pastorale. Dopo aver descritto le caratteristiche e le funzioni sociali specifiche dell’oratorio, anche alla luce dei cambiamenti indotti dal periodo pandemico, in rapporto alle altre agenzie di socializzazione (famiglia, scuola, sport, gruppi giovanili organizzati, social network e relazioni coi pari), si affronta il tema della crisi delle agenzie di socializzazione, e più in specifico la crisi dell’oratorio. Il discorso prosegue con la messa a fuoco di quattro bisogni legati alla condizione adolescenziale (benessere, utopia, sense of mattering, valori e valore del denaro) e al superamento dei disagi. Si vedranno quindi le risposte che l’oratorio è in grado di fornire e il suo contributo alla comunità educante, concetto più impegnativo rispetto a quello di sistema policentrico. In conclusione si evidenziano le effettive risorse a disposizione degli oratori (mediazione, prossimità, comunità, gratuità, etero-referenzialità e dialogo intergenerazionale) e la raccomandazione a non sprecarle o sminuirle (magari alla ricerca di novità e di obiettivi performanti), bensì a valorizzarle agli occhi degli operatori e degli adolescenti.File | Dimensione | Formato | |
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