"Padre mio dolce". Lettere di religiosi a Francesco Datini. Antologia

Del mercante pratese Francesco Datini, morto senza eredi nel 1410 dopo aver fondato un solido sistema commerciale con sedi in Italia, Francia e Spagna, l’Archivio di Stato di Prato conserva la documentazione archivistica pressoché integrale, che comprende, oltre a svariati carteggi di natura commerciale, un ampio numero di lettere private. Tra queste il volume ne isola 220 scritte da religiosi di area toscana, di cui 154 inviate a Francesco Datini e 51 a membri della sua cerchia, aggiungendovi 15 lettere responsive del Datini: salvo sporadiche eccezioni, si tratta sempre di lettere volgari. Di queste si fornisce l’edizione critica integrale, corredata degli opportuni apparati critici e documentari e accompagnata dal profilo bio-bibliografico di ogni religioso. L’introduzione ai testi ricostruisce invece i rapporti di patronato tra il Datini e le principali istituzioni religiose di area toscana, presenta i materiali pubblicati sotto l’aspetto quantitativo e qualitativo, descrive gli aspetti materiali dei reperti, ne illustra i principali contenuti e studia analiticamente le procedure retoriche e stilistiche delle lettere. Corredano il volume un apparato iconografico e i seguenti indici: cronologico e dei luoghi di provenienza, dei mittenti e dei destinatari, dei nomi di persona, dei nomi di luogo, delle cose notevoli, delle fonti d’archivio e dei manoscritti, delle tavole. Frutto di una ricerca finanziata dal CNR entro il progetto Giovani ricercatori 2004, il volume, oltre a fornire un significativo corpus di testi epistolari inediti commentati, apre uno spaccato sulle relazioni sociali, la circolazione di beni e manoscritti, la spiritualità e la cultura nell’ambito che gravita intorno al Datini.