Due processi contro criminali politici: quando l’accusa deve forzare l’applicazione normativa

Two distant and different processes are considered in parallel, both characterized by accusations against political criminals, two characters with inferior roles in the persecutory mechanisms of tyrannical regimes, accused of collaboration in political crimes. Being only indirect perpetrators, for a very long while the two fellows escaped from the meshes of judicial systems. The strong determination of those who filed the complaint and supported the accusations emerges. They forced the application of some arguments and judicial practices, in order to serious injuries suffered by innocent victims. The analysis deals with Lysias's Against Agoratus in Athens in 399 BC. C. and Tobias Buck's account of Thomas Walther's trial against the last Nazi Bruno Dey at the Hamburg court on October 17, 2019, two indictments, which can be read in the light of the Aristotelian notion of epieikeia, in the sense of «correction of what is right by law» in the sense of application, even forced, of current regulations. The aim is a justice that guarantees superior ethical values.

Si considerano in parallelo due processi lontani e diversi, ma caratterizzati entrambi da accuse contro criminali politici, personaggi con ruoli inferiori nei meccanismi persecutori di regimi tirannici, indiretti responsabili sfuggiti alle maglie dei sistemi giudiziari, accusati collaborazione a crimini politici. Emerge la forte determinazione di chi ha intentato la denuncia e ha sostenuto le accuse, forzando l’applicazione di alcune argomentazioni e prassi giudiziarie, al fine di gravi torti subiti da vittime innocenti. L’analisi si occupa della Contro Agorato di Lisia ad Atene nel 399 a. C. e del resoconto di Tobias Buck sul processo intentato da Thomas Walther contro l’ultimo nazista Bruno Dey presso il tribunale d’Amburgo il 17 ottobre 2019, due discorsi , che possono essere letti alla luce della nozione aristotelica di epieikeia, nel senso di «correttivo di ciò che è giusto per legge» nell’applicazione anche forzata di normative vigenti, per una giustizia garante di valori etici superiori.