Lo scritto evidenzia l'incompatibilità della pena di morte rispetto alla visione costituzionale della giustizia e ai fondamenti della democrazia, come pure rispetto a un modello non superficiale della prevenzione. Descrive, inoltre, le ragioni per cui la pena capitale non può essere ricondotta all'ambito della legittima difesa, né comunque giustificata dal punto di vista etico-filosofico o religioso. Si afferma che per rinsaldare l'autorevolezza delle norme è indispensabile, piuttosto, il recupero del condannato mediante una pena vista non più come patimento inflitto, bensì come mezzo per la reintegrazione sociale. Se ne deduce che, oltre a incoraggiare la rinuncia alla pena di morte, occorre promuovere una diversificazione delle sanzioni penali, tale che il ricorso al carcere sia inteso come "extrema ratio".
Eusebi, L., Motivazioni politico-criminali della rinuncia alla pena di morte, in Puig I Tarrech, A., Ferrajoli, L., Rognoni, V., Eusebi, L., Costa, P., Martano, V., Aguilar, J., Flick, G. M., Chirwa, ,. W. M., Chikunova, T. I., Giro, ,. M., Per un XXI secolo senza pena di norte, Leonardo International, Milano 2009 <<I libri di Sant'Egidio>>,: 63-78 [http://hdl.handle.net/10807/28716]
Motivazioni politico-criminali della rinuncia alla pena di morte
Eusebi, Luciano
2009
Abstract
Lo scritto evidenzia l'incompatibilità della pena di morte rispetto alla visione costituzionale della giustizia e ai fondamenti della democrazia, come pure rispetto a un modello non superficiale della prevenzione. Descrive, inoltre, le ragioni per cui la pena capitale non può essere ricondotta all'ambito della legittima difesa, né comunque giustificata dal punto di vista etico-filosofico o religioso. Si afferma che per rinsaldare l'autorevolezza delle norme è indispensabile, piuttosto, il recupero del condannato mediante una pena vista non più come patimento inflitto, bensì come mezzo per la reintegrazione sociale. Se ne deduce che, oltre a incoraggiare la rinuncia alla pena di morte, occorre promuovere una diversificazione delle sanzioni penali, tale che il ricorso al carcere sia inteso come "extrema ratio".I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.