Introduzione. Una regione in cambiamento: il Medio Oriente tra nuove dinamiche geopolitiche e antiche rivalità

La regione mediorientale è stata teatro negli ultimi decenni di profondi cambiamenti che ne hanno segnato la fisionomia e i tradizionali rapporti di forza, arrivando a sconvolgere dinamiche ed equilibri che solo qualche anno prima apparivano consolidati. Gli eventi dell’11 settembre 2001, la liberazione dell’Afghanistan dal giogo dei Taliban, la caduta del regime di Saddam Hussein, il progressivo disengagement di Washington, il consolidamento delle posizioni iraniane, così come i profondi sconvolgimenti seguiti allo scoppio delle “primavere arabe”, all’ascesa del sedicente Stato Islamico e alla crescente competizione tra attori regionali ed extra-regionali hanno contributo a ridefinire in maniera profonda l’intero assetto mediorientale allargato, con conseguenze che tuttora pare difficile comprendere appieno. Per analizzare queste dinamiche e capire come abbiano contribuito alla ridefinizione degli equilibri di una regione che, al netto di un ormai sempre più evidente spostamento del baricentro geopolitico globale verso est, mantiene un peso specifico determinante nel sistema internazionale, il 30 novembre 2018 si è tenuto a Brescia presso la sede dell’Università Cattolica del Sacro Cuore il Primo Seminario DE.MIL. sul tema “Una regione in cambiamento: il sistema mediorientale tra nuove dinamiche geopolitiche e antiche rivalità”. L’evento, organizzato con il patrocinio della Facoltà di Scienze Linguistiche e Letterature Straniere e del Dipartimento di Studi Storici e Filologici dell’Università Cattolica, di Mine Action Italy e del Centro Studi Internazionali di Geopolitica, ha potuto contare sull’importante sostegno di EPC Group e riunire un gruppo di studiosi che si sono confrontati sulle agende dei maggiori attori regionali (Arabia Saudita, Iran e Turchia in primis) ed “extra-regionali” (Stati Uniti, Russia e Italia) all’interno del quadro mediorientale allargato. Il presente volume costituisce il tentativo di mettere a sistema gli spunti più significativi emersi nel corso del seminario di Brescia e di fornire chiavi di lettura in grado di favorire la comprensione di un sistema complesso, articolato e in costante cambiamento. Una realtà che, per quanto sovente presentata come parte di un “Oriente” distante e quasi ontologicamente “diverso”, è da sempre legata a doppio filo al “mondo occidentale” e, in particolare, a un Paese come l’Italia, che in virtù della propria posizione geografica e della propria storia subisce in prima battuta gli effetti di un arco di crisi che, secondo alcune interpretazioni, ormai si dipana senza soluzione di continuità dal Nord Africa all’Asia Centrale e meridionale, investendo i quadranti mediterraneo, saheliano, levantino-mesopotamico e del Golfo.