Mediante l’azione possiamo contribuire a indirizzare l’esito del nostro comportamento. Tale competenza, definita come agentività (o agency), è alla base della facoltà di far accadere le cose e di intervenire sulla realtà. Il tema dell’autoefficacia personale riscopre oggi nuove frontiere di analisi, alla luce del contributo offerto dalle neuroscienze cognitive. Gli individui sono così definiti come agenti attivi e non semplici spettatori di meccanismi cerebrali organizzati e indotti da eventi esterni. Come funziona la relazione tra pensiero, volontà e azione? Questo volume esplora il mondo dell’autoefficacia e i meccanismi neurocognitivi che rendono possibile la rappresentazione soggettiva di sé come agente.
Balconi, M., Far capitare le cose. Pensiero e azione nelle neuroscienze cognitive, Il Mulino, Bologna 2012: 232 [http://hdl.handle.net/10807/28210]
Far capitare le cose. Pensiero e azione nelle neuroscienze cognitive
Balconi, Michela
2012
Abstract
Mediante l’azione possiamo contribuire a indirizzare l’esito del nostro comportamento. Tale competenza, definita come agentività (o agency), è alla base della facoltà di far accadere le cose e di intervenire sulla realtà. Il tema dell’autoefficacia personale riscopre oggi nuove frontiere di analisi, alla luce del contributo offerto dalle neuroscienze cognitive. Gli individui sono così definiti come agenti attivi e non semplici spettatori di meccanismi cerebrali organizzati e indotti da eventi esterni. Come funziona la relazione tra pensiero, volontà e azione? Questo volume esplora il mondo dell’autoefficacia e i meccanismi neurocognitivi che rendono possibile la rappresentazione soggettiva di sé come agente.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.