Lo studio è un tributo ai quarant’anni di carriera di Cristina D’Avena, la Regina delle Sigle dei Cartoni Animati. Nello specifico, l’analisi linguistica si articola in due principali ambiti di ricerca: il primo, testuale, prende in esame i brani delle canzoni dei cartoni animati interpretate da Cristina D’Avena, mentre il secondo, prosodico, verte sulle caratteristiche della sua voce. L’analisi testuale si concentra sull’identificazione dei valori trasmessi attraverso un’indagine delle parole più frequenti e dei loro contesti, strumenti utilizzati per veicolare tali valori. I risultati dimostrano in modo oggettivo, attraverso il dato linguistico, che le can- zoni dei cartoni animati descrivono ambientazioni ricche di avventure, costellate da situazioni magiche e azioni straordinarie. Questo implica che esse offrono grandi stimoli per l’immaginazione e la fantasia di chi le fruisce, aprendo la porta a un mondo di possibilità illimitate. Si dimostra, inoltre, la profondità di questo mondo, intriso di una vasta gamma di valori, emozioni e legami autentici, che, allo stesso tempo, celebra il lato leggero dell’esistenza attraverso un’atmosfera di gioco, allegria e divertimento; elementi fondamentali per un percorso di crescita sano e completo. L’analisi prosodica, invece, prende in esame la voce di Cristina D’Avena. L’ipotesi sottesa a questa seconda analisi è che l’atmosfera di serenità solitamente associata alle canzoni dei cartoni animati (i.e. il “far star bene” menzionato dalla stessa artista) possa dipendere non solo dai contenuti, ma in modo determinante anche dalla sua singolare interpretazione. Caratteristiche come la notevole variazione nell’intensità e dell’altezza tonale delle sue esecuzioni, i sussulti, i picchi intonativi e l’accentuazione di determinate sillabe, veicoli di intensa espressività, possono essere associati a un tipo di linguaggio denominato baby talk o mo- therese (in italiano, maternese). L’analisi prosodica spiega, quindi, come le interpretazioni di Cristina D’Avena rendano le canzoni dei cartoni animati rasserenanti e coinvolgenti, contribuendo in maniera sostanziale a comunicare una componente affettiva particolarmente intensa.
Forchini, P., CRISTINA D’AVENA: Regina delle Sigle, Regina del Cuore. UN’ANALISI LINGUISTICA, EDUCatt, Milano 2024: 218 [https://hdl.handle.net/10807/276362]
CRISTINA D’AVENA: Regina delle Sigle, Regina del Cuore. UN’ANALISI LINGUISTICA
Forchini, Pierfranca
2024
Abstract
Lo studio è un tributo ai quarant’anni di carriera di Cristina D’Avena, la Regina delle Sigle dei Cartoni Animati. Nello specifico, l’analisi linguistica si articola in due principali ambiti di ricerca: il primo, testuale, prende in esame i brani delle canzoni dei cartoni animati interpretate da Cristina D’Avena, mentre il secondo, prosodico, verte sulle caratteristiche della sua voce. L’analisi testuale si concentra sull’identificazione dei valori trasmessi attraverso un’indagine delle parole più frequenti e dei loro contesti, strumenti utilizzati per veicolare tali valori. I risultati dimostrano in modo oggettivo, attraverso il dato linguistico, che le can- zoni dei cartoni animati descrivono ambientazioni ricche di avventure, costellate da situazioni magiche e azioni straordinarie. Questo implica che esse offrono grandi stimoli per l’immaginazione e la fantasia di chi le fruisce, aprendo la porta a un mondo di possibilità illimitate. Si dimostra, inoltre, la profondità di questo mondo, intriso di una vasta gamma di valori, emozioni e legami autentici, che, allo stesso tempo, celebra il lato leggero dell’esistenza attraverso un’atmosfera di gioco, allegria e divertimento; elementi fondamentali per un percorso di crescita sano e completo. L’analisi prosodica, invece, prende in esame la voce di Cristina D’Avena. L’ipotesi sottesa a questa seconda analisi è che l’atmosfera di serenità solitamente associata alle canzoni dei cartoni animati (i.e. il “far star bene” menzionato dalla stessa artista) possa dipendere non solo dai contenuti, ma in modo determinante anche dalla sua singolare interpretazione. Caratteristiche come la notevole variazione nell’intensità e dell’altezza tonale delle sue esecuzioni, i sussulti, i picchi intonativi e l’accentuazione di determinate sillabe, veicoli di intensa espressività, possono essere associati a un tipo di linguaggio denominato baby talk o mo- therese (in italiano, maternese). L’analisi prosodica spiega, quindi, come le interpretazioni di Cristina D’Avena rendano le canzoni dei cartoni animati rasserenanti e coinvolgenti, contribuendo in maniera sostanziale a comunicare una componente affettiva particolarmente intensa.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.