Il volume esamina le pratiche di lettura e di esegesi dei testi degli autori cristiani tra secondo e terzo secolo, in particolare Ireneo di Lione, Tertulliano, Giustino, Clemente Alessandrino e Origene. L'indagine è svolta in una prospettiva comparativa, volta a favorire il confronto con gli autori non cristiani contemporanei, Plinio il Giovane, Aulo Gellio ed Elio Aristide tra gli altri, per individuare gli aspetti condivisi e quelli specifici dell'ambito cristiano. Il riferimento comune è lo schema della grammatica tradizionale greco-romana, elaborato da Dionisio Trace e successivamente codificato da Quintiliano e Apollonio Discolo. A partire dal concreto atto della lettura, prima e fondativa parte della τέχνη grammaticale, il volume approfondisce il ruolo degli strumenti grammaticali ai fini dell'ermeneutica delle Scritture, un aspetto decisivo dell'esegesi cristiana dei primi secoli. La lettura costituisce la base su cui si fonda l'interpretazione e quest'ultima a sua volta determina il modo in cui il testo biblico viene concretamente letto. Le modalità di lettura così delineate gettano nuova luce sul processo di costituzione del canone cristiano delle Scritture e sulle dinamiche dell'autodefinizione religiosa e intellettuale delle prime comunità cristiane nel variegato panorama culturale e sociale dell'epoca.

Minonne, F., Leggere per interpretare, interpretare per leggere. Il ruolo della grammatica nell'esegesi cristiana antica, Vita e pensiero, MILANO 2023:<<STUDIA PATRISTICA MEDIOLANENSIA>>,31 352 [https://hdl.handle.net/10807/275060]

Leggere per interpretare, interpretare per leggere. Il ruolo della grammatica nell'esegesi cristiana antica

Minonne, Francesca
Primo
2023

Abstract

Il volume esamina le pratiche di lettura e di esegesi dei testi degli autori cristiani tra secondo e terzo secolo, in particolare Ireneo di Lione, Tertulliano, Giustino, Clemente Alessandrino e Origene. L'indagine è svolta in una prospettiva comparativa, volta a favorire il confronto con gli autori non cristiani contemporanei, Plinio il Giovane, Aulo Gellio ed Elio Aristide tra gli altri, per individuare gli aspetti condivisi e quelli specifici dell'ambito cristiano. Il riferimento comune è lo schema della grammatica tradizionale greco-romana, elaborato da Dionisio Trace e successivamente codificato da Quintiliano e Apollonio Discolo. A partire dal concreto atto della lettura, prima e fondativa parte della τέχνη grammaticale, il volume approfondisce il ruolo degli strumenti grammaticali ai fini dell'ermeneutica delle Scritture, un aspetto decisivo dell'esegesi cristiana dei primi secoli. La lettura costituisce la base su cui si fonda l'interpretazione e quest'ultima a sua volta determina il modo in cui il testo biblico viene concretamente letto. Le modalità di lettura così delineate gettano nuova luce sul processo di costituzione del canone cristiano delle Scritture e sulle dinamiche dell'autodefinizione religiosa e intellettuale delle prime comunità cristiane nel variegato panorama culturale e sociale dell'epoca.
2023
Italiano
Monografia o trattato scientifico
Vita e pensiero
Minonne, F., Leggere per interpretare, interpretare per leggere. Il ruolo della grammatica nell'esegesi cristiana antica, Vita e pensiero, MILANO 2023:<<STUDIA PATRISTICA MEDIOLANENSIA>>,31 352 [https://hdl.handle.net/10807/275060]
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