Il concetto di “autonomia” dell’ordinamento giuridico europeo sta acquistando un’importanza sempre maggiore nelle riflessioni sulla natura dell’Unione e del suo sistema normativo. I suoi principali artefici, ovvero i giudici di Lussemburgo, se ne sono serviti ripetutamente per affrontare questioni apparentemente molto diverse tra di loro: dalla (non) adesione dell’Unione alla Convenzione europea dei diritti dell’uomo, alla censura del collegio arbitrale stabilito in un trattato bilaterale per gli investimenti concluso tra due Stati membri, dall’affermazione del carattere costituzionale dei Trattati europei, alla tutela dello Stato di diritto nei Paesi che negli ultimi anni stanno vivendo una “deriva illiberale”. Come si cercherà di dimostrare nel corso del lavoro monografico, nonostante le sue diverse applicazioni, la nozione di autonomia dell’ordinamento UE ha una sua logicità e coerenza intrinseca. Essa permette di sintetizzare le diverse manifestazioni di un fenomeno giuridico complesso e unico nel suo genere, quale la creazione di un’unione sempre più stretta di Stati e cittadini in grado di esercitare limitati, ma reali “diritti sovrani” al fine di perseguire obbiettivi comuni e proteggere i suoi valori.
Lionello, L., L'autonomia dell'ordinamento giuridico dell'Unione Europea. Significato, portata e resistenze alla sua applicazione., Giappichelli, 2024 2024: 352 [https://hdl.handle.net/10807/274775]
L'autonomia dell'ordinamento giuridico dell'Unione Europea. Significato, portata e resistenze alla sua applicazione.
Lionello, Luca
2024
Abstract
Il concetto di “autonomia” dell’ordinamento giuridico europeo sta acquistando un’importanza sempre maggiore nelle riflessioni sulla natura dell’Unione e del suo sistema normativo. I suoi principali artefici, ovvero i giudici di Lussemburgo, se ne sono serviti ripetutamente per affrontare questioni apparentemente molto diverse tra di loro: dalla (non) adesione dell’Unione alla Convenzione europea dei diritti dell’uomo, alla censura del collegio arbitrale stabilito in un trattato bilaterale per gli investimenti concluso tra due Stati membri, dall’affermazione del carattere costituzionale dei Trattati europei, alla tutela dello Stato di diritto nei Paesi che negli ultimi anni stanno vivendo una “deriva illiberale”. Come si cercherà di dimostrare nel corso del lavoro monografico, nonostante le sue diverse applicazioni, la nozione di autonomia dell’ordinamento UE ha una sua logicità e coerenza intrinseca. Essa permette di sintetizzare le diverse manifestazioni di un fenomeno giuridico complesso e unico nel suo genere, quale la creazione di un’unione sempre più stretta di Stati e cittadini in grado di esercitare limitati, ma reali “diritti sovrani” al fine di perseguire obbiettivi comuni e proteggere i suoi valori.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.