Nel 1967 Isaiah Berlin osservò che il dibattito sul populismo rischiava di rimanere vittima del “complesso di Cenerentola”. Gli studiosi che tentavano di chiarire cosa fosse davvero il “populismo” parevano cioè destinati a cercare all’infinito un caso paradigmatico, una Cenerentola in grado di calzare perfettamente la scarpetta di una definizione teorica. E a più di mezzo secolo di distanza quella scarpetta appare oggi ancora più inafferrabile. Questo volume non ha l’ambizione di superare il “complesso di Cenerentola”, ma si propone più semplicemente di portare alla luce alcune delle motivazioni che rendono complicato – seppur non impossibile – utilizzare il termine “populismo”. I diversi contributi offrono materiali proprio per una genealogia di “populismo”: cercano cioè di mostrare come la genesi del concetto – o, meglio, la sua “re-invenzione” – sia inestricabilmente connessa al ruolo giocato dalle scienze sociali e alla costruzione di una sorta di alterità “patologica” rispetto alla norma della democrazia liberale. Per comprendere davvero lo Zeitgeist populista, è invece probabilmente necessario superare gli equivoci ereditati dalla tormentata genesi di un concetto paranoico.
Palano, D., Un concetto paranoico. Per una genealogia di "populismo", in Palano, D. (ed.), Genealogie del populismo. Per la storia di un concetto paranoico, Mimesis, Milano 2024: 21- 61 [https://hdl.handle.net/10807/274752]
Un concetto paranoico. Per una genealogia di "populismo"
Palano, Damiano
2024
Abstract
Nel 1967 Isaiah Berlin osservò che il dibattito sul populismo rischiava di rimanere vittima del “complesso di Cenerentola”. Gli studiosi che tentavano di chiarire cosa fosse davvero il “populismo” parevano cioè destinati a cercare all’infinito un caso paradigmatico, una Cenerentola in grado di calzare perfettamente la scarpetta di una definizione teorica. E a più di mezzo secolo di distanza quella scarpetta appare oggi ancora più inafferrabile. Questo volume non ha l’ambizione di superare il “complesso di Cenerentola”, ma si propone più semplicemente di portare alla luce alcune delle motivazioni che rendono complicato – seppur non impossibile – utilizzare il termine “populismo”. I diversi contributi offrono materiali proprio per una genealogia di “populismo”: cercano cioè di mostrare come la genesi del concetto – o, meglio, la sua “re-invenzione” – sia inestricabilmente connessa al ruolo giocato dalle scienze sociali e alla costruzione di una sorta di alterità “patologica” rispetto alla norma della democrazia liberale. Per comprendere davvero lo Zeitgeist populista, è invece probabilmente necessario superare gli equivoci ereditati dalla tormentata genesi di un concetto paranoico.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.