Nell’attualità del dibattito su giovani, formazione, futuro, sollecitati dal recente studio europeo GreenComp (2022) sulle competenze per la sostenibilità, diventa sempre più rilevante acquisire, sviluppare e aggiornare le competenze necessarie per potersi muovere in modo flessibile ed efficace in contesti e condizioni di lavoro che cambiano continuamente. L’università può configurarsi quale vivaio educativo di speranza in cui sperimentare e rispondere alla richiesta di ogni studente di diventare competente, mettendo in moto il desiderio di sapere in un cammino condiviso di ricerca e di scoperta, in uno «studium» che sia dialogo, accettazione reciproca e cooperazione, fedeltà al passato e impegno di progettualità verso il domani. Nel suo essere “comunità”, l’università esercita una funzione di catalizzatore sociale, deve non solo creare le condizioni per ridisegnare il mondo del lavoro in maniera più orizzontale, ma agevolare la propensione alla cooperazione, recuperando la sua matrice di universitas, concorrere a rafforzare coesione e giustizia sociale, rimarginando il nostro tessuto sociale ferito da egoismi e razzismi per generare un modello di società ecologica, aperta e plurale. Le competenze in gioco richiederanno alle università di farsi generatrici di talenti e presìdi di sviluppo umano, propulsori di sostenibilità verso un rinnovato rapporto tra persone, mondo accademico e società per un futuro di generatività e successo condivisi.
Birbes, C., Competenze verdi per prepararsi al futuro: sfida formativa dell’università, in Fabbri, M., Malavasi, M., Rosa, A., Vannini, I. (ed.), Sistemi educativi, orientamento, lavoro, Pensa MultiMedia, Lecce 2023: 970- 974 [https://hdl.handle.net/10807/274415]
Competenze verdi per prepararsi al futuro: sfida formativa dell’università
Birbes, Cristina
2023
Abstract
Nell’attualità del dibattito su giovani, formazione, futuro, sollecitati dal recente studio europeo GreenComp (2022) sulle competenze per la sostenibilità, diventa sempre più rilevante acquisire, sviluppare e aggiornare le competenze necessarie per potersi muovere in modo flessibile ed efficace in contesti e condizioni di lavoro che cambiano continuamente. L’università può configurarsi quale vivaio educativo di speranza in cui sperimentare e rispondere alla richiesta di ogni studente di diventare competente, mettendo in moto il desiderio di sapere in un cammino condiviso di ricerca e di scoperta, in uno «studium» che sia dialogo, accettazione reciproca e cooperazione, fedeltà al passato e impegno di progettualità verso il domani. Nel suo essere “comunità”, l’università esercita una funzione di catalizzatore sociale, deve non solo creare le condizioni per ridisegnare il mondo del lavoro in maniera più orizzontale, ma agevolare la propensione alla cooperazione, recuperando la sua matrice di universitas, concorrere a rafforzare coesione e giustizia sociale, rimarginando il nostro tessuto sociale ferito da egoismi e razzismi per generare un modello di società ecologica, aperta e plurale. Le competenze in gioco richiederanno alle università di farsi generatrici di talenti e presìdi di sviluppo umano, propulsori di sostenibilità verso un rinnovato rapporto tra persone, mondo accademico e società per un futuro di generatività e successo condivisi.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.