Educare a prendersi cura del patrimonio ambientale intercetta l’istanza di una formazione integrale che si avvia nella realtà famigliare, si struttura nel contesto scolastico, si vale dell’apporto di molteplici agenzie educative e canali comunicativi. Formare e formarsi nella consapevolezza e nel rispetto delle competenze specifiche di ogni livello del sapere, a partire dall’interconnessione tra natura e cultura, tra fattori biologici e antropici, implica la progettazione di contesti, azioni, tempi e risorse. Mondo scolastico e accademico, famiglie, forze politiche, sociali e imprenditoriali, possono, in modo sinergico, suscitare il giusto interesse per l’ambiente, prospettiva euristica che deve superare gli ambiti tecnici nei quali spesso è confinata, per acquisire significanza nella cultura diffusa e offrire l’opportunità di prendere parte attiva al cambiamento verso la sostenibilità. Nella società delle reti virtuali, le agenzie educative nel farsi reti reali, costruiscono tangibili connessioni per trasmettere e mettere in movimento idee e risorse, realizzando un sistema formativo integrato. In famiglia e a scuola va riscoperto il piacere di trascorrere del tempo in natura come occasione di rigenerazione personale ma anche di miglioramento della comunicazione interpersonale e di godimento della bellezza del e nel silenzio.
Birbes, C., Ambiente e contesti di vita: famiglia e scuola, in Birbes, C., Bornatici, S. (ed.), La Terra che unisce, Mondadori Education spa, Milano 2023: 124- 130 [https://hdl.handle.net/10807/274400]
Ambiente e contesti di vita: famiglia e scuola
Birbes, Cristina
2023
Abstract
Educare a prendersi cura del patrimonio ambientale intercetta l’istanza di una formazione integrale che si avvia nella realtà famigliare, si struttura nel contesto scolastico, si vale dell’apporto di molteplici agenzie educative e canali comunicativi. Formare e formarsi nella consapevolezza e nel rispetto delle competenze specifiche di ogni livello del sapere, a partire dall’interconnessione tra natura e cultura, tra fattori biologici e antropici, implica la progettazione di contesti, azioni, tempi e risorse. Mondo scolastico e accademico, famiglie, forze politiche, sociali e imprenditoriali, possono, in modo sinergico, suscitare il giusto interesse per l’ambiente, prospettiva euristica che deve superare gli ambiti tecnici nei quali spesso è confinata, per acquisire significanza nella cultura diffusa e offrire l’opportunità di prendere parte attiva al cambiamento verso la sostenibilità. Nella società delle reti virtuali, le agenzie educative nel farsi reti reali, costruiscono tangibili connessioni per trasmettere e mettere in movimento idee e risorse, realizzando un sistema formativo integrato. In famiglia e a scuola va riscoperto il piacere di trascorrere del tempo in natura come occasione di rigenerazione personale ma anche di miglioramento della comunicazione interpersonale e di godimento della bellezza del e nel silenzio.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.