Luigi Einaudi nella sua capacità di tradurre ideali europeisti in progetti è ancora oggi attuale anche per ricordarci quanto non è realizzato nella Ue e nella Uem. L’entità e la qualità delle analisi e dei progetti di Einaudi sull’Europa sono tali da rendere impossibile, almeno a me, una trattazione adeguata, su “economia e istituzioni”. L’Autore fa una selezione sottolineando che sono passati 60 anni dalla scomparsa di Einaudi e altrettanti da quando scrisse nel 1956 l’ultimo saggio sull’Europa, essendo il primo del 1897. Il suo Progetto di Europa federata rimane magistrale per molte ragioni, tra le quali ne cito tre fondanti. La prima è l’istanza di collocare l’Europa nel contesto delle Nazioni, in una prospettiva di pace e di sviluppo istituzionale, economico e sociale con l’Italia inserita (anzi co-protagonista) di questo progetto. La seconda è la capacità di Einaudi di delineare progetti concreti per l’edificazione politica ed economica di una Europa federata che poi si sono in parte, pur importante, concretizzati a partire dagli anni ‘50. La terza è il contributo di Einaudi studioso alla riflessione europea (e non solo) sulle varie forme di federalismo e la sua influenza su Altiero Spinelli e Ernesto Rossi che hanno dato un contributo politico cruciale all’Europa con il «Manifesto di Ventotene» del 1944.
Quadrio Curzio, A., Einaudi per una Europa federata. Ideali, economia e istituzioni, in Alberto Quadrio Curzi, A. Q. C., Alessandro Roncagli, A. R. (ed.), Luigi Einaudi 1873 1961 eredità e attualità dopo sessant'anni, BARDI EDIZIONI, Roma 2023: 11- 25 [https://hdl.handle.net/10807/274363]
Einaudi per una Europa federata. Ideali, economia e istituzioni
Quadrio Curzio, Alberto
2023
Abstract
Luigi Einaudi nella sua capacità di tradurre ideali europeisti in progetti è ancora oggi attuale anche per ricordarci quanto non è realizzato nella Ue e nella Uem. L’entità e la qualità delle analisi e dei progetti di Einaudi sull’Europa sono tali da rendere impossibile, almeno a me, una trattazione adeguata, su “economia e istituzioni”. L’Autore fa una selezione sottolineando che sono passati 60 anni dalla scomparsa di Einaudi e altrettanti da quando scrisse nel 1956 l’ultimo saggio sull’Europa, essendo il primo del 1897. Il suo Progetto di Europa federata rimane magistrale per molte ragioni, tra le quali ne cito tre fondanti. La prima è l’istanza di collocare l’Europa nel contesto delle Nazioni, in una prospettiva di pace e di sviluppo istituzionale, economico e sociale con l’Italia inserita (anzi co-protagonista) di questo progetto. La seconda è la capacità di Einaudi di delineare progetti concreti per l’edificazione politica ed economica di una Europa federata che poi si sono in parte, pur importante, concretizzati a partire dagli anni ‘50. La terza è il contributo di Einaudi studioso alla riflessione europea (e non solo) sulle varie forme di federalismo e la sua influenza su Altiero Spinelli e Ernesto Rossi che hanno dato un contributo politico cruciale all’Europa con il «Manifesto di Ventotene» del 1944.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.