La sollecitazione al confronto con il tema delle competenze ha orientato il mondo del volontariato verso l’individuazione di molteplici pratiche e sperimentazioni volte a identificare, mettere in evidenza, valorizzare e in alcuni casi valutare o certificare le competenze acquisite durante l’esperienza volontaria, sia all’inizio, nel corso e sia al termine di essa mediante pratiche ad hoc e non in base agli standard sviluppati per l’istruzione e la formazione formale (anche se, non di rado, lo scopo dichiarato dei sistemi di validazione delle competenze nel volontariato è la sua valorizzazione nel mondo del lavoro). Nel Capitolo 6, intitolato “Rendere visibile l’apprendimento: il volontariato di fronte alla sfida delle competenze”, Emanuele Serrelli presenta alcuni progetti e iniziative in tale direzione. Queste iniziative hanno il comune problema di selezionare le skill più pertinenti al volontariato, come quelle sociali e civiche, le soft skills, le life skills, o ancora le “otto competenze chiave per l’apprendimento permanente”, o modelli più elaborati costruiti ad hoc. A livello di metodologie, esse propongono toolkit e set di strumenti di valutazione e auto-valutazione contenenti bilanci di competenze, checklist di comportamenti e questionari, strumenti narrativi spesso utilizzati in chiave (auto)biografica, nonché strumenti ispirati al portfolio. Spesso vengono menzionate come centrali determinate figure di riferimento, o anche operatori specializzati nell’accompagnamento all’emersione delle competenze, sulla formazione dei quali si forniscono alcune linee guida. Nonostante tutto questo lavoro, spesso i siti ufficiali, le app e le piattaforme sviluppate da questi progetti non risultano più raggiungibili già poco dopo la loro conclusione. Certamente, molte delle cause di questa caducità vanno ascritte alla persistente mancanza di un Sistema di Identificazione Valutazione e Certificazione nazionale e internazionale da molti anni in fase di costruzione. Forse la fragilità dei progetti e dei sistemi proposti deriva però anche da peculiarità del mondo del volontariato: nonostante le sperimentazioni, può essere, il processo “morfogenetico” di un’attenzione costante e “di sistema” alle competenze è ancora in fieri.

Serrelli, E., Rendere visibile l’apprendimento: il volontariato davanti alla sfida delle competenze, in Cadei, L. (ed.), Volontariato competente: riconoscere gli apprendimenti nella partecipazione sociale, Unicopli, Milano 2024: 113- 137 [https://hdl.handle.net/10807/273942]

Rendere visibile l’apprendimento: il volontariato davanti alla sfida delle competenze

Serrelli, Emanuele
2024

Abstract

La sollecitazione al confronto con il tema delle competenze ha orientato il mondo del volontariato verso l’individuazione di molteplici pratiche e sperimentazioni volte a identificare, mettere in evidenza, valorizzare e in alcuni casi valutare o certificare le competenze acquisite durante l’esperienza volontaria, sia all’inizio, nel corso e sia al termine di essa mediante pratiche ad hoc e non in base agli standard sviluppati per l’istruzione e la formazione formale (anche se, non di rado, lo scopo dichiarato dei sistemi di validazione delle competenze nel volontariato è la sua valorizzazione nel mondo del lavoro). Nel Capitolo 6, intitolato “Rendere visibile l’apprendimento: il volontariato di fronte alla sfida delle competenze”, Emanuele Serrelli presenta alcuni progetti e iniziative in tale direzione. Queste iniziative hanno il comune problema di selezionare le skill più pertinenti al volontariato, come quelle sociali e civiche, le soft skills, le life skills, o ancora le “otto competenze chiave per l’apprendimento permanente”, o modelli più elaborati costruiti ad hoc. A livello di metodologie, esse propongono toolkit e set di strumenti di valutazione e auto-valutazione contenenti bilanci di competenze, checklist di comportamenti e questionari, strumenti narrativi spesso utilizzati in chiave (auto)biografica, nonché strumenti ispirati al portfolio. Spesso vengono menzionate come centrali determinate figure di riferimento, o anche operatori specializzati nell’accompagnamento all’emersione delle competenze, sulla formazione dei quali si forniscono alcune linee guida. Nonostante tutto questo lavoro, spesso i siti ufficiali, le app e le piattaforme sviluppate da questi progetti non risultano più raggiungibili già poco dopo la loro conclusione. Certamente, molte delle cause di questa caducità vanno ascritte alla persistente mancanza di un Sistema di Identificazione Valutazione e Certificazione nazionale e internazionale da molti anni in fase di costruzione. Forse la fragilità dei progetti e dei sistemi proposti deriva però anche da peculiarità del mondo del volontariato: nonostante le sperimentazioni, può essere, il processo “morfogenetico” di un’attenzione costante e “di sistema” alle competenze è ancora in fieri.
2024
Italiano
Volontariato competente: riconoscere gli apprendimenti nella partecipazione sociale
9788840022758
Unicopli
Serrelli, E., Rendere visibile l’apprendimento: il volontariato davanti alla sfida delle competenze, in Cadei, L. (ed.), Volontariato competente: riconoscere gli apprendimenti nella partecipazione sociale, Unicopli, Milano 2024: 113- 137 [https://hdl.handle.net/10807/273942]
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