Esistono attrattive naturali o antropiche che per la loro spettacolarità non hanno bisogno di una narrazione per diventare una meta turistica. Altre, invece, acquisiscono interesse e notorietà solo dopo che una narrazione, riscoperta persino dopo secoli di oblio, le ha rese straordinariamente note, anche oltre il loro oggettivo valore intrinseco. Ne sono esempi i luoghi del turismo liminale, descritti, anche in epoche remote, da esploratori o viaggiatori, mete rese famose da guide turistiche o articoli di riviste specializzate, set cinematografici o di fiction televisive, parchi letterari. L’articolo esamina quali strumenti narrativi contribuiscano maggiormente alla promozione turistica di un luogo fino anche a determinarvi fenomeni non sostenibili di over tourism
Lucarno, G., Forme di narrazione per il turismo e loro ambito di azione, in V. Albanesi, G. M. (ed.), Oltre la globalizzazione – Narrazioni/Narrations, Società Studi Geografici, FIRENZE -- ITA 2023: 425- 430 [https://hdl.handle.net/10807/273462]
Forme di narrazione per il turismo e loro ambito di azione
Lucarno, Guido
2023
Abstract
Esistono attrattive naturali o antropiche che per la loro spettacolarità non hanno bisogno di una narrazione per diventare una meta turistica. Altre, invece, acquisiscono interesse e notorietà solo dopo che una narrazione, riscoperta persino dopo secoli di oblio, le ha rese straordinariamente note, anche oltre il loro oggettivo valore intrinseco. Ne sono esempi i luoghi del turismo liminale, descritti, anche in epoche remote, da esploratori o viaggiatori, mete rese famose da guide turistiche o articoli di riviste specializzate, set cinematografici o di fiction televisive, parchi letterari. L’articolo esamina quali strumenti narrativi contribuiscano maggiormente alla promozione turistica di un luogo fino anche a determinarvi fenomeni non sostenibili di over tourismI documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.