Sulla provenienza dei due codici della Concordia (Firenze, Biblioteca Medicea Laurenziana, Plut. 8 dex. 10 e Biblioteca Medicea Laurenziana, Plut. 28 dex. 11) donati, rispettivamente nel 1383 e nel 1390, da due notai operanti a Firenze al frate minore Tedaldo della Casa ed entrati dopo la sua morte nella Biblioteca del Convento di S. Croce
Potesta', G. L., I due codici della «Concordia Novi ac Veteris Testamenti» di Gioacchino da Fiore: un lascito dai fraticelli?, in Pegoretti, A., Rossi, F. (ed.), Santa Croce e la città. Atti della Giornata di Studio (Roma, 15 dicembre 2022), Longo, Ravenna 2024: <<SANTA CROCE STUDIES / STUDI SU SANTA CROCE>>, 2 99- 111 [https://hdl.handle.net/10807/272938]
I due codici della «Concordia Novi ac Veteris Testamenti» di Gioacchino da Fiore: un lascito dai fraticelli?
Potesta', Gian Luca
2024
Abstract
Sulla provenienza dei due codici della Concordia (Firenze, Biblioteca Medicea Laurenziana, Plut. 8 dex. 10 e Biblioteca Medicea Laurenziana, Plut. 28 dex. 11) donati, rispettivamente nel 1383 e nel 1390, da due notai operanti a Firenze al frate minore Tedaldo della Casa ed entrati dopo la sua morte nella Biblioteca del Convento di S. CroceI documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.