Due iscrizioni di Kos (IG XII 4, 2: 837 e IG XII 4, 2: 845, una ellenistica e una del I-II secolo d.C.) documentano l’esistenza di Delfide (Delphis), figlia di Prassagora, «scrittrice di elegie», vissuta nel III secolo a.C., e altrimenti ignota. Se in effetti la sua produzione si concentrò sulle elegie, si tratterebbe dell’unica autrice ellenistica attestata a Kos a seguire le orme di Filita. La rilevanza culturale della poetessa per i cittadini di Kos è dimostrata dalla dedica di una statua in suo onore (oggi perduta), motivata, nell’epigramma che verosimilmente la accompagnava, dal suo rapporto con le Muse. L’articolo analizza in dettaglio le tracce superstiti di questa poetessa dimenticata.
Barbantani, S., Delphis di Cos, poetessa elegiaca, θῆλυς Φιλίτας? Qualche considerazione su IG XII,4 2:837 e IG XII,4 2:845, in Rafael J. Gallé Cejudo, T. S. S. P. F. C. (ed.), Studia Hellenistica Gaditana IV: cuando la poesìa se asoma a los umbrales de la historia (I), Pensa MultiMedia, Lecce 2024: <<SATURA>>, 31- 60 [https://hdl.handle.net/10807/271374]
Delphis di Cos, poetessa elegiaca, θῆλυς Φιλίτας? Qualche considerazione su IG XII,4 2:837 e IG XII,4 2:845
Barbantani, Silvia
2024
Abstract
Due iscrizioni di Kos (IG XII 4, 2: 837 e IG XII 4, 2: 845, una ellenistica e una del I-II secolo d.C.) documentano l’esistenza di Delfide (Delphis), figlia di Prassagora, «scrittrice di elegie», vissuta nel III secolo a.C., e altrimenti ignota. Se in effetti la sua produzione si concentrò sulle elegie, si tratterebbe dell’unica autrice ellenistica attestata a Kos a seguire le orme di Filita. La rilevanza culturale della poetessa per i cittadini di Kos è dimostrata dalla dedica di una statua in suo onore (oggi perduta), motivata, nell’epigramma che verosimilmente la accompagnava, dal suo rapporto con le Muse. L’articolo analizza in dettaglio le tracce superstiti di questa poetessa dimenticata.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.