Il saggio intende affrontare il tema del riparto dell’onere della prova fra il prelazionario coltivatore pretermesso, che pretende di riscattare il bene, e l’acquirente del cespite, acquistato in violazione del diritto di prelazione ex art. 8 legge n. 590 del 1965 e s.m. L’indagine non potrà prescindere da un costante richiamo agli arresti della copiosa giurisprudenza sul tema, anche per sottolinearne l’eccessiva rigidità nel far gravare l’onere di provare tutti i presupposti previsti dalla disciplina sostanziale sull'attore in riscatto.
Martinoli, R., Prelazione agraria e onere della prova, in Franco Anelli, A. B., Augusto Chizzin, A. C., Matteo De Pol, M. D. P., Enrico Gragnol, E. G., Mauro Orland, M. O., Loris Tos, L. T. (ed.), L'onere della prova, Wolters Kluwer - CEDAM, Padova 2024: 583- 618 [https://hdl.handle.net/10807/270437]
Prelazione agraria e onere della prova
Martinoli, Riccardo
2024
Abstract
Il saggio intende affrontare il tema del riparto dell’onere della prova fra il prelazionario coltivatore pretermesso, che pretende di riscattare il bene, e l’acquirente del cespite, acquistato in violazione del diritto di prelazione ex art. 8 legge n. 590 del 1965 e s.m. L’indagine non potrà prescindere da un costante richiamo agli arresti della copiosa giurisprudenza sul tema, anche per sottolinearne l’eccessiva rigidità nel far gravare l’onere di provare tutti i presupposti previsti dalla disciplina sostanziale sull'attore in riscatto.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.