Questo lavoro intende proporre un’analisi di un’emozione specifica, la gelosia, nelle sue diverse dimensioni ed espressioni, attraverso gli strumenti cognitivi delle teorie della cognizione ‘incarnata’ applicati allo scenario socio-culturalmente situato del banchetto colto nella specificità del contesto romano. Il lavoro è strutturato come segue. Dopo un breve inquadramento sulla funzione sociale del banchetto nella cultura romana (§2), verranno analizzati due episodi conviviali opposti e speculari (§3): dapprima analizzeremo la Satira 5 di Giovenale in cui il banchetto è abitato da emozioni cosiddette negative, quali superbia, rabbia e invidia (§3.1) e, secondariamente, la scena finale della commedia Stichus di Plauto in cui, al contrario, il banchetto rappresenta un luogo di gioia per i partecipanti che sono stati in grado di disinnescare ogni possibilità di reciproca gelosia e rivalità (§3.2). In §4 verrà discusso in via comparativa quanto emerso dalla duplice analisi, mentre in §5 concluderemo offrendo una riflessione sul contribuito di una prospettiva cognitivista allo studio delle emozioni degli antichi.
Leotta, R. G., Emozioni a banchetto: per una rappresentazione ‘incarnata’ della gelosiain Plauto e Giovenale, in Chiara Fedriani, I. D. F. (ed.), Studies in Cognitive Classical Semantics, Edizioni dell’Orso, Alessandria 2024: 171- 194 [https://hdl.handle.net/10807/268277]
Emozioni a banchetto: per una rappresentazione ‘incarnata’ della gelosia in Plauto e Giovenale
Leotta, Roberta Grazia
2024
Abstract
Questo lavoro intende proporre un’analisi di un’emozione specifica, la gelosia, nelle sue diverse dimensioni ed espressioni, attraverso gli strumenti cognitivi delle teorie della cognizione ‘incarnata’ applicati allo scenario socio-culturalmente situato del banchetto colto nella specificità del contesto romano. Il lavoro è strutturato come segue. Dopo un breve inquadramento sulla funzione sociale del banchetto nella cultura romana (§2), verranno analizzati due episodi conviviali opposti e speculari (§3): dapprima analizzeremo la Satira 5 di Giovenale in cui il banchetto è abitato da emozioni cosiddette negative, quali superbia, rabbia e invidia (§3.1) e, secondariamente, la scena finale della commedia Stichus di Plauto in cui, al contrario, il banchetto rappresenta un luogo di gioia per i partecipanti che sono stati in grado di disinnescare ogni possibilità di reciproca gelosia e rivalità (§3.2). In §4 verrà discusso in via comparativa quanto emerso dalla duplice analisi, mentre in §5 concluderemo offrendo una riflessione sul contribuito di una prospettiva cognitivista allo studio delle emozioni degli antichi.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.