Lo studio ricostruisce quale significato abbia avuto nella vita di Angelo Giuseppe Roncalli il sacerdote Luigi Maria Palazzolo, autentico modello di prete sociale bergamasco che, nella seconda metà dell'Ottocento, spese la sua intera esistenza nella cura dei giovani, morendo nel 1886 in odore di santità. In particolare, all'interno di un volume che sviscera l'intreccio fra santità, teologia e pastorale nella maturazione umana e spirituale di Roncalli, si concentra sulla sua figura come archetipo del sacerdote bergamasco, erede, interprete moderno e, si potrebbe quasi dire, autentico compimento della riforma tridentina. La sua presenza nel vissuto religioso quotidiano della diocesi mostra quanto Roncalli, fin dal Seminario e ancor più durante gli anni di ministero bergamasco, abbia assorbito e storicizzato questo modello di santità, un vestito sacramentale che indossò anche dopo aver lasciato la città orobica, fino al pontificato. In tal senso, il suo insegnamento fu più rilevante di quello di altri grandi nomi della spiritualità, italiana e non, come san Francesco d'Assisi, sant'Ignazio di Loyola e Giovanni Maria Vianney. Fu Giovanni XXIII a sbloccare l'iter di beatificazione di Palazzolo, valorizzado così la santità bergamasca, dai tratti prettamente sociali, come dono alla Chiesa universale.
Persico, A., «Tra gli uomini insigni che di tanto lustro circondarono il nome del clero bergamasco». Angelo Giuseppe Roncalli e san Luigi Maria Palazzolo, in Bolis, E., Persico, A. (ed.), Santorale, Studium Edizioni, Roma 2023: 2023 75- 107 [https://hdl.handle.net/10807/267935]
«Tra gli uomini insigni che di tanto lustro circondarono il nome del clero bergamasco». Angelo Giuseppe Roncalli e san Luigi Maria Palazzolo
Persico, Alessandro
2023
Abstract
Lo studio ricostruisce quale significato abbia avuto nella vita di Angelo Giuseppe Roncalli il sacerdote Luigi Maria Palazzolo, autentico modello di prete sociale bergamasco che, nella seconda metà dell'Ottocento, spese la sua intera esistenza nella cura dei giovani, morendo nel 1886 in odore di santità. In particolare, all'interno di un volume che sviscera l'intreccio fra santità, teologia e pastorale nella maturazione umana e spirituale di Roncalli, si concentra sulla sua figura come archetipo del sacerdote bergamasco, erede, interprete moderno e, si potrebbe quasi dire, autentico compimento della riforma tridentina. La sua presenza nel vissuto religioso quotidiano della diocesi mostra quanto Roncalli, fin dal Seminario e ancor più durante gli anni di ministero bergamasco, abbia assorbito e storicizzato questo modello di santità, un vestito sacramentale che indossò anche dopo aver lasciato la città orobica, fino al pontificato. In tal senso, il suo insegnamento fu più rilevante di quello di altri grandi nomi della spiritualità, italiana e non, come san Francesco d'Assisi, sant'Ignazio di Loyola e Giovanni Maria Vianney. Fu Giovanni XXIII a sbloccare l'iter di beatificazione di Palazzolo, valorizzado così la santità bergamasca, dai tratti prettamente sociali, come dono alla Chiesa universale.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.