Osservando i valori di mortalità nelle diverse ondate nelle Regio- ni italiane, si può notare come le prime ondate siano state quelle più drammatiche per il numero di deceduti con diagnosi di Covid-19: in particolare, la prima ondata ha fatto registrare valori di mortalità par- ticolarmente alti in tutto il gruppo delle Regioni del Nord maggior- mente colpite dall’epidemia. In seguito, pur essendo aumentato con- sistentemente il numero di casi a livello nazionale, la mortalità è ri- masta relativamente contenuta: questo è particolarmente evidente per la quarta ondata, che pur registrando i massimi valori di incidenza in tutte le Regioni, non vede valori di mortalità conseguentemente alti.
Di Pilla, A., Damiani, G., Specchia, M. L., Indicatori epidemiologici, in Americo Cicchetti E Eugenio Di Brin, A. C. E. E. D. B. (ed.), Analisi dei modelli organizzativi di risposta al Covid-19 in Italia - Tre anni di pandemia in 100 Instant Report Altems 2020-2022, Giappichelli, Torino 2023: 5- 16 [https://hdl.handle.net/10807/264575]
Indicatori epidemiologici
Di Pilla, Andrea;Damiani, Gianfranco;Specchia, Maria Lucia
2023
Abstract
Osservando i valori di mortalità nelle diverse ondate nelle Regio- ni italiane, si può notare come le prime ondate siano state quelle più drammatiche per il numero di deceduti con diagnosi di Covid-19: in particolare, la prima ondata ha fatto registrare valori di mortalità par- ticolarmente alti in tutto il gruppo delle Regioni del Nord maggior- mente colpite dall’epidemia. In seguito, pur essendo aumentato con- sistentemente il numero di casi a livello nazionale, la mortalità è ri- masta relativamente contenuta: questo è particolarmente evidente per la quarta ondata, che pur registrando i massimi valori di incidenza in tutte le Regioni, non vede valori di mortalità conseguentemente alti.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.